Tuttosport: “Anche gli emiri piangono. Scandalo finanziario in Inghilterra, bufera sul Manchester City: 113 violazioni al regolamento in 14 stagioni”
L’edizione odierna di Tuttosport si sofferma sullo scandalo che coinvolge il Manchester City in Premier League.
In Inghilterra è bufera sul Manchester City. Il club è accusato di aver messo in piedi il più grande scandalo finanziario della storia della Premier League. Nella giornata di ieri, infatti, il City si è visto contestare dalla Premier oltre 100 violazioni dei regolamenti. Accuse mosse all’esito di un’indagine iniziata nel 2018 e che, se dovessero essere provate, potrebbero condurre a pene severissime: dalla detrazione di punti in classifica, fino alla retrocessione o addirittura all’espulsione dal campionato con la revoca dei titoli. Una notizia che ha scosso il mondo del calcio d’Oltremanica, arrivata attraverso un comunicato in cui la Premier fa sapere che sono 113 in 14 stagioni (dal 2009 ad oggi) le violazioni dei regolamenti contestate: «In conformità con la regola W.82.1 della Premier League, si conferma di aver deferito oggi a una Commissione una serie di presunte violazioni del regolamento della Premier League da parte del Manchester City Football Club».
Le accuse riguardanti la rendicontazione finanziaria si riferiscono a nove stagioni, dal 2009/10 al 2017/18. Inoltre, al club viene contestato di non aver collaborato alle indagini e di non aver consegnato i documenti richiesti per 5 stagioni, dal 2018/19 al 2022/23. Fra le accuse spicca anche quella di non aver fornito tutti i dettagli richiesti sulla retribuzione di Roberto Mancini nelle 4 stagioni in cui è stato l’allenatore del club, nonché quelli relativi alla retribuzione dei calciatori nelle 6 stagioni dal 2010/11 al 2015/16. L’indagine condotta dal team legale della Premier League e dallo studio legale Bird & Bird pare essersi concentrata innanzitutto su presunti accordi di sponsorizzazione sospetti, in cui l’accusa ritiene che il denaro provenisse dagli stessi proprietari del club. Nel mirino è finito, inoltre, un presunto contratto segreto stipulato con Mancini. Accuse nate a seguito della pubblicazione di alcuni documenti da parte di Football Leaks, poi ripresi dal sito investigativo tedesco Der Spiegel, secondo cui Mancini avrebbe ricevuto pagamenti attraverso un accordo di consulenza con l’Al Jazira Club di Abu Dhabi. Secondo l’accusa, oltre ai compensi derivanti dal suo contratto con il club (1,45 milioni di sterline netti), la società italiana di Mancini (Italy International Services – ITS) riceveva anche 1,75 milioni di sterline dall’Al Jazira, club che il tecnico si impegnava ad allenare per 4 giorni all’anno. Secondo le e-mail pubblicate da Der Spiegel, ITS emetteva fatture trimestrali al City, che inviava il denaro all’Abu Dhabi United Group – guidata dallo sceicco Mansour, proprietario del City – denaro che poi veniva trasferito all’Al Jazira e con cui Mancini veniva pagato. Ad esaminare le accuse sarà ora una Commissione disciplinare indipendente.
Le udienze si terranno a porte chiuse e, per ora, nessuna tempistica è stata resa nota. Come prevedibile, non si è fatta attendere la risposta del club, che si è detto «sorpreso dalla contestazione di queste presunte violazioni» visto anche «l’ampio impegno e la grande quantità di materiale dettagliato che è stato fornito all’EPL». Inoltre, il City ha fatto sapere di accogliere «con favore la revisione della questione da parte di una commissione indipendente, per considerare in modo imparziale il corpus completo di prove inconfutabili esistenti a sostegno della sua posizione». A sorprendere il club sono, inoltre, le tempistiche dell’annuncio: esso è, infatti, arrivato in concomitanza con l’annunciata pubblicazione da parte del governo di un libro bianco avente ad oggetto la governance del calcio. Una circostanza che fa pensare che la Premier abbia voluto dimostrare di avere i giusti anticorpi e che, pertanto, non sia necessario un intervento esterno.