Tuttosport: “Allegri: «Porto? No, Palermo!». Il tecnico chiede concentrazione e umiltà: mai sottovalutare l’avversario né pensare alla Champions”

Vista sul Palermo, testa in Portogallo. Non è mai semplice gestire l’avvicinarsi di un ottavo di Champions League, quando le sfide diventano a eliminazione diretta e i margini di errore si riducono. Ma lo sbaglio più grosso sarebbe quello di pensare già all’Europa – mercoledì a Oporto – prima ancora di aver affrontato la partita di campionato, soprattutto se non è un big match. Lo sa bene Massimiliano Allegri, che a Vinovo ha tenuto a rapporto la squadra per infondere il suo mantra: bisogna riflettere su una partita alla volta, concentrazione massima sul Palermo perché, in fin dei conti, i tre punti in palio sono gli stessi conquistati contro l’Inter, la classifica che vede i rosanero terz’ultimi, distanti 46 punti non deve trarre in inganno e soprattutto non deve indurre la Juventus a prendere sottogamba la partita. Anche perché, tre settimane fa, il Palermo è andato a giocare al San Paolo e in casa del Napoli è riuscito a strappare un punto insperato, a dimostrazione che la squadra di Diego Lopez non si arrenMaurizio Zamparini, 75 anni, presidente del Palermo (de tanto facilmente anche in trasferta. Alzare l’asticella Con lo stesso atteggiamento assunto a Reggio Emilia contro il Sassuolo, dove la Juventus ha superato un esame importante, vincendo anche se la partita era meno stimolante rispetto all’incrocio con la Lazio dopo gli schiaffi di Firenze o con il Milan dopo le due sconfitte all’andata in campionato e in Supercoppa Italiana, così i bianconeri devono scendere in campo contro il Palermo, puntando sull’orgoglio e sulla fame, avendo anche il vantaggio di giocare allo Stadium, dove da 28 partite i padroni di casa fanno sempre il pieno. «Le motivazioni dobbiamo trovarle da soli, sapendo che ci aspettano tante sfide: il sesto scudetto, la terza Coppa Italia, la Champions League. Lavoriamo bene, manteniamo l’entusiasmo e cerchiamo di alzare sempre l’asticella» l’input allegriano. Umiltà, pazienza, concretezza è quello che chiede il tecnico livornese, senza mai perdere di vista priorità e obiettivi. Da psicologo, vuole pure che i suoi uomini sia più liberi di testa: pensare troppo fa male, serve maggiore spensieratezza. E soprattutto occorre essere più leggeri cercando di farsi scivolare addosso la pressione, che può mettere ansia. Invece bisogna affrontare il Palermo con la consapevolezza della propria forza, confidando sui 90 minuti da vivere tutti con attenzione, senza voler tutto e subito ma senza mollare in caso di vantaggio. Turnover Il Palermo non è il Porto, Allegri attinge al turnover, ma non sarà totale, nel senso che non farà riposare la stragrande maggioranza della squadra per averla fresca in Champions. Sarebbe dannoso avere una Juventus A per l’Europa e una Juventus B per il campionato. L’intelaiatura rimarrà la stessa, ci saranno soltanto alcuni ritocchi rispetto alle due trasferte di Crotone e Cagliari. Partiamo dal sistema di gioco, che non dovrebbe cambiare: ora che ha trovato la “quadratura” del cerchio, il tecnico non intende cambiare, anche se poi a partita in corso può modificare l’assetto, ma in partenza dovrebbe essere ancora 4-2-3-1. Capitolo due, le assenze certe: sono tre, Barzagli e Chiellini per infortunio, Mandzukic perché squalificato. Si profila una staffetta croata con Pjaca pronto a ricevere il testimone e posizionarsi a sinistra nel tridente alle spalle di Higuain, al centro della difesa dovrebbe essere schierato Rugani – in vantaggio su Benatia – che dovrebbe giocare anche in Champions se Chiellini (che ieri ha postato su Instagram una foto e un messaggio di incitamento alla guarigione: «Sono già al lavoro per rientrare prima possibile») non dovesse recuperare. Mentre il ruolo di terzino destro se lo giocano Dani Alves e Lichtsteiner. Effetto Pjanic Più complessa la situazione del centrocampo. E molto è legato alla condizione di Pjanic: il bosniaco ieri è tornato ad allenarsi sul campo, ma ha svolto ancora una seduta personalizzata seppure molto intensa. Soltanto oggi si capirà se il giocatore, che ha rimediato due botte, contro l’Inter e il Cagliari, alla gamba e al piede, è in condizione di scendere in campo domani sera. Se non dovesse farcela Allegri può affidarsi allo stakanovista Khedira (che meriterebbe però di un turno di riposo proprio in vista della Champions) e a Marchisio, oppure far rifiatare il tedesco e puntare su uno tra Rincon e Sturaro. Nessun problema per Dybala, Higuain, Cuadrado e Bonucci, pronti alla doppia di Palermo e Porto“. Questo quanto si legge nell’edizione odierna di “Tuttosport”.