L’edizione odierna di Tuttosport si sofferma sul futuro societario del Bari.
Nei giorni scorsi hanno fatto scalpore le dichiarazioni rilasciate dall’ex bandiera del Milan (con 658 partite), Gianni Rivera il quale, alla soglia degli 80 anni, ha espresso la volontà di acquistare il Bari, insieme a un gruppo di amici imprenditori. L’auspicio dell’ex Golden Boy del calcio italiano non ha trovato, finora, alcun riscontro all’interno della Filmauro, proprietaria del Napoli e del Bari. Alla maggior parte dei tifosi, invece, è piaciuta l’idea di Rivera preferendolo, però, nel ruolo di dirigente, non come tecnico, nonostante all’età di 76 anni abbia conseguito il patentino di allenatore Uefa Pro ed abbia presieduto il settore tecnico della Figc.
Mentre in ambienti napoletani sarebbe rimbalzata la voce, non confermata, secondo cui, la “mani sicure’’ a cui i De Laurentiis avrebbero pensato di affidare il club biancorosso, potrebbero essere quelle dei titolari del Gruppo Pianoforte Holding, Gianluigi Cimmino e Maurizio Carlino, considerati vicini ai De Laurentiis. In ogni caso, l’eventuale passaggio di mani sarebbe saltato subito dopo la sconfitta-beffa subita al ’94 dal Bari nella finale playoff contro il Cagliari, che ha visto i sardi promossi nella massima serie e gettato nello sconforto la piazza biancorossa.
Il pensiero di dover ripartire dalla B, avrebbe fatto accantonare alla famiglia De Laurentiis il discorso legato alla cessione del Bari. In attesa anche di alcune importanti decisioni che al riguardo potrebbero essere prese a livello europeo. Soprattutto dopo il clamoroso annuncio fatto dal presidente Uefa, Aleksander Ceferin, il quale ha manifestato il proposito di voler consentire la doppia proprietà già dalla prossima stagione.