“Ventottomila domenica, qualcuno in più stasera con molta probabilità. E non è escluso che si possa anche andare verso L’esaurito. E’ altissima la febbre a Palermo per questa finale di andata dei playoff con il Frosinone: ventottomila i biglietti già venduti, ma c’è ancora quasi un’intera giornata per prendersi gli ultimi rimasti (settemila). C’è una città che spera, una squadra che ci crede e un allenatore che deve sfidare anche i sentimenti. Perché Stellone il primo grande palcoscenico se l’è preso proprio con il Frosinone. Scherzi del destino, Stellone con i ciociari ha chiuso la carriera da calciatore, poi ha centrato due promozioni, compresa quella storica in A. E adesso deve dargli un dispiacere se vuole portare a termine un lavoro iniziato qualche mese fa, quando prese il posto di Tedino. «E’ sicuramente emozionante per me questa partita perché a Frosinone ho passato anni importanti – rivela il tecnico -. Dal momento in cui l’arbitro fischierà l’inizio penserò al bene mio e quindi del Palermo». Il Palermo sarà trascinato dalla sua gente, l’obiettivo è centrare una vittoria per poi evitare l’”all-in” allo “Stirpe”. La storia del campionato, ovvero la classifica, consegna al Frosinone il vantaggio dei due risultati su tre: se il Palermo vuole andare in A, una partita deve assolutamente vincerla. «Sappiamo che con una vittoria e un pareggio andremmo dritti in A – dice ancora Stellone -. Ragioneremo sui centottanta minuti. Il nostro atteggiamento deve essere uguale a quello di domenica col Venezia. Bisogna provare a vincere, ma bisogna anche non perdere. Serve equilibrio, dobbiamo stare attenti alle loro ripartenze. Piuttosto farò qualche cambio, voglio mettere in campo gli undici migliori possibili. E Nestorovski non è un caso. Si è riscaldato tanto col Venezia e a fine gara ha esultato con i compagni. Serve pensare al noi e non all’io. Ho la massima fiducia in lui e se giocherà e perché penso che possa essere d’aiuto alla squadra». QUI FROSINONE L’attesa è finita: oggi al “Renzo Barbera” di Palermo il Frosinone cercherà di spianare la strada che porta alla promozione in A. Non sarà una gara come tutte le altre sia per l’importanza della posta in palio sia per un avversario come Roberto Stellone sulla panchina “rivale”. A Frosinone, infatti, è ancora viva quell’impresa che il 16 maggio 2015 portò i ciociari in Serie A per la prima volta nella storia con l’attuale tecnico del Palermo a fare da timoniere. Ma il primo atto della finale contro l’undici rosanero vedrà i ciociari in una condizione di emergenza: non sono partiti per la trasferta in Sicilia, infatti, Daniel Ciofani, Lorenzo Ariaudo e Nicolò Brighenti. In più Luca Paganini è stato recuperato in extremis e difficilmente sarà in campo mentre Federico Dionisi è uscito claudicante dalla sfida con il Cittadella per un lieve problema muscolare. Insomma non proprio la situazione migliore per affrontare una finale play off. La nota positiva, invece, risiede nel recupero di Raffaele Maiello, out nel doppio confronto di semifinale e pronto per scendere in campo dall’inizio. L’impiego dal primo minuto del centrocampista ex Crotone è solo uno dei dubbi di mister Longo: anche sulla corsia destra del consueto 3-5-2 frusinate, infatti, è ballottaggio tra il giovane Matarese, apparso in crescita nelle ultime uscite, e Frara, elemento di maggiore esperienza. Non è da escludere nemmeno l’impiego di Matteo Ciofani nella linea di metà campo con il conseguente inserimento di Russo nel pacchetto arretrato. Ballottaggio anche sulla corsia sinistra dove il siciliano Crivello, diffidato al pari di Dionisi, Ciano e Paganini, è insidiato da Beghetto. Coppia d’attacco formata da Ciano e Dionisi ma se quest’ultimo non dovesse essere al meglio, toccherebbe a Citro scardinare la difesa palermitana.”. Questo quanto riportato dall’edizione odierna di Tuttosport.