L’edizione odierna di Tuttosport si sofferma sulla sorpresa Sudtirol.
Ma questo Sudtirol può sognare la A? «L’obiettivo principale era mantenere la categoria – dice a Tuttosport il presidente degli altoatesini Gerhard Comper – non avremmo mai pensato di andare così bene per tutta la stagione. Ora che siamo lì bisogna andare avanti e continuare a crederci. La A diretta? Sognare non è mai vietato. Però noi siamo abituati a rimanere coi piedi per terra. Siamo a 5 punti dal Genoa e a 11 dal Frosinone, squadre molto forti. E altrettanto forti sono le squadre dietro di noi. Ci sono diversi scontri diretti, a iniziare da quello di sabato col Cagliari. Vediamo cosa salta fuori ma per noi è già tutto di guadagnato». State dimostrando di fare calcio ad alto livello con costi contenuti .«Assolutamente sì. Questo è un gruppo compatto che ha trovato i pezzi giusti al posto giusto e che sta facendo bene peché siamo un gruppo proprio unito. Bisoli? Non fa bene, ma benissimo, tanto è merito suo ma c’è anche l’architetto di tutto questo, il nostro ds Paolo Bravo». In caso di A, lo stadio Druso diventerebbe piccolo: «Sarebbe una bella sfida che accetteremo volentieri. Chi mi ha sorpreso di più? Odogwu, non solo per i gol ma per come sa difendere la palla».
Parole e musica del numero 1 del Sudtirol a otto giornate dalla fine di una la formidabile annata. Potenzialmente, vale anche più di quel che dice la già ottima classifica, con gli altoatesini, matricola assoluta in Serie B, al 3° posto in classifica a -5 dal Genoa secondo, cioé dalla zona A diretta. Perché Pierpaolo Bisoli subentrò dopo la terza giornata, quando il Sudtirol era sul fondo della B con zero punti. Dal suo arrivo, gli altoatesini hanno conquistato 51 punti in 27 gare, per una media di 1.88 punti a partita. Tale media, proiettata sulle 38 giornate del campionato, porterebbe il Sudtirol a 71-72 punti, con cui di solito si va in A direttamente. Se Bisoli avesse iniziato la stagione con tale media punti ora il Sudtirol avrebbe gli stessi punti del Genoa secondo. Dati che inquadrano meglio la memorabile annata del club di Bolzano. Però, come ha detto Bisoli, per quella che è stata chiamata la “favola Sudtirol”, adesso bisogna scrivere il finale. E le favole hanno sempre un lieto fine. Tutto può accadere ai Bisoli’s boys, tanto più che nelle 8 gare finali ci saranno cruciali scontri diretti. Si comincia sabato da Cagliari, cioé una specie di seconda patria per Bisoli, che in Sardegna si fece un nome da giocatore (era un tuttocampista ante litteram) ma da allenatore non gli girò bene (con Cellino patron si sa come vanno le cose).
Quindì, il Lunedì di Pasqua, a Bolzano sbarcherà il Bari per una sorta di spareggio per il 3° posto, con la bomboniera del Druso che è già quasi sold out. Poi il Sudtirol andrà ad Ascoli il 15 aprile mentre il 22 sarà ospite del Frosinone capolista. Il 1° Maggio riceverà il Genoa e chissà per quella data quale sarà la distanza dai liguri. il 6 maggio trasferta a Terni, il 13 arriverà il Cittadella e chiusura di campionato (ma probabilmente non della stagione) il 19 maggio a Modena, in casa dell’unica squadra (assieme al Genoa) capace di battere gli altoatesini sotto la guida di Bisoli.