Tuttopsort: “Palermo, siamo al delirio. Ecco perchè la retrocessione sarebbe un bagno di sangue…”
“Come reality show sarebbe perfino poco credibile. Nel senso che pure il più spericolato degli autori americani di una serie tipo “Panchine da incubo” avrebbe inserito il nono cambio di allenatore nel corso della stagione a meno di non essere disperatamente a corto di colpi di scena. Non è dato sapere se il colpo di scena è quello che cerca Maurizio Zamparini, ma certamente è un uomo disperato. E forse è riuscito nell’atto estremo di disorientare pure se stesso con l’ultima piroetta. Via Novellino, torna Ballardini, con un nuovo contratto (aveva rescisso dopo l’ultimo esonero alla 19ª giornata) che comporta un maxipremio in caso di salvezza e un’opzione per la prossima stagione, eventualmente anche in B. Sconfortini Uno scenario al quale il presidente del Palermo si sta preparando, come ha analizzato lievemente sconfortato con quelli della Zanzara su Radio 24: «Siamo già con un piede in B, non abbiamo la mentalità per salvarci, sono retrocesso anche con Dybala e Ilicic. Non siamo abituati a combattere come Carpi e Frosinone. Andare in Serie B, in fondo, non è la fine del mondo. Tutti gli anni, tre squadre vanno in B, il Verona per esempio va giù dignitosamente. Non è la fine del mondo, l’altra volta ci ho rimesso 30 milioni, ora c’è un paracadute importante». Già, il famoso paracadute che secondo voci sempre più insistenti rappresenterebbe una tentazione così forte da spingere la squadra verso la retrocessione in uno scenario da “Allenatore nel pallone”. In realtà il ragionamento non fila granché dal punto di vista economico, perché se tutto va bene il paracadute finanziario della Lega attutisce il colpo con 25 milioni, mentre la permanenza in A garantirebbe al Palermo 33 milioni, di soli diritti tv. Il gioco non vale la candela solo con questi numeri, ma vanno aggiunti i mancati incassi della Serie A e la fuga degli sponsor: insomma, sarebbe una mazzata che una persona sana di mente non va a cercarsi di proposito, men che meno se l’intenzione – come nel caso di Zamparini – è quella di vendere la società. «Vendo anche se resto in Serie A, e se non vendo non faccio più il presidente. Ho cacciato pure Novellino perché il Palermo è inguardabile: nelle ultime due partite ha preso sei gol, ha fatto un punto in quattro partite. Non è facile, gli voglio bene perché 25 anni fa mi ha portato in Serie A. Ma è un po’ attempato. Dicono che io sia impazzito, ma non è vero. Hanno “sbroccato” loro, chi racconta bugie – conclude -. Ho esonerato solo Iachini, ma allontanandone uno ne ho cambiati cinque. Sono una vittima di certe situazioni. Tre allenatori vanno via, e non per colpa mia. Non li ho mandati via io». Armistizio salvezza La situazione in realtà è controversa, ma effettivamente Ballardini è stato tecnicamente esonerato dalla squadra che lo ha mollato nel modo più plateale e violento, con una rivolta dei se natori fedelissimi a Iachini e ordita dal portiere Sorrentino alla fine del girone di andata. Da lì è iniziato un delirante balletto che ha portato in panchina: Viviani e Schelotto, il tecnico della Primavera Bosi, Tedesco, di nuovo Bosi, di nuovo Iachini, Novellino e ora di nuovo Ballardini, l’uomo esautorato dalla squadra che dovrebbe raggiungerla in ritiro a Coccaglio in provincia di Brescia e lì sancire una pace, o per lo meno un armistizio per la salvezza. «Ballardini e Sorrentino sono persone intelligenti, troveranno una soluzione», sussurrano in società. E d’altra parte si era già registrata un’apertura da parte del portiere nei confronti dell’allenatore romagnolo. Hanno cinque giorni per provarci, poi ci sarà la trasferta di Torino. In ballo ci sarebbe anche un premio salvezza e la possibilità di evitare una retrocessione che in città scatenerebbe ulteriore caos. E poi c’è la Juve… Già, perché dopo l’esplosiva contestazione durante la partita di domenica sera contro la Lazio, a base di petardoni sparati direttamente in campo e l’assedio alla squadra nel dopo partita, il clima in cui si è preparata la partenza per il ritiro lombardo è stato piuttosto teso, con la Questura che aveva alzato l’allerta per evitare ulteriori imboscate alla squadra. La settimana che porta alla Juventus è iniziata così, ma il reality continua. E gli spettatori, a questo punto, sono curiosi di capire cosa possa inventarsi una squadra che ha decisamente superato l’orlo della crisi di nervi contro quella mentalmente più solida”. Questo quanto scrive l’edizione odierna di “Tuttosport”.