L’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport” si sofferma sulla situazione del Catania.
Una settimana di attesa, rumors, indiscrezioni e dubbi e poi in tribunale si terrà l’asta competitiva per l’assegnazione del ramo d’azienda sportivo del Calcio Catania. Un tempo sempre più sottile, limitatissimo che genera rabbia per quel che non è successo in occasione del primo bando, andato deserto, per quello che rischia di non accadere. Insomma, sono momenti di incertezza in città in attesa del 4 marzo.
I tifosi sono in attesa, ancora una volta, per capire se il calcio catanese avrà un futuro oppure se anche questo bando andrà deserto. E di fronte all’assenza di altre proroghe calerebbe il sipario in modo definitivo a meno che il tribunale non dia vita ad una terza asta. In ogni caso, l’esercizio provvisorio che era stato ulteriormente prorogato scadrà il 7 marzo, tre giorni dopo l’appuntamento in tribunale. Le accuse dei sostenitori non risparmiano le varie componenti cittadine: imprenditori, politici, elementi che s’agitano nel mondo dello sport etneo, stampa, tutti sotto accusa.