Tunnel Ronaldo è finito fuori rosa

L’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport” si sofferma su Cristiano Ronaldo.

«Me ne occuperò domani». Erik Ten Hag aveva risposto così mercoledì sera a chi gli aveva chiesto di Ronaldo e di quell’abbandono della panchina a partita ancora in corso. Lo United stava vincendo per 2-0 in casa contro il Tottenham di Conte, era serata di festa per tutti. Ma non per l’asso portoghese, rimasto ancora una volta in panchina (appena due le presenze da titolare finora in undici gare di Premier). Cristiano aveva espresso la sua irritazione alzandosi e dirigendosi nell spogliatoio a un minuto dal termine dei novanta minuti regolamentari. E così, nelle ore seguenti, Ten Hag è stato di parola. Ieri mattina, al centro sportivo di Carrington, c’è stato un summit a quattr’occhi con il portoghese, poco più tardi ha fatto chiarezza una nota del club che annunciava che il giocatore non sarebbe stato convocato per il big match di domani sera in casa del Chelsea. Non solo, ma Ronaldo potrà allenarsi con i compagni soltanto a partire da lunedì prossimo. «C ome ho sempre fatto – ha raccontato Ronaldo tramite i social – cerco di vivere e giocare con rispetto nei confronti dei miei colleghi, dei miei avversari e dei miei allenatori e non sono cambiato. Sono la stessa persona e lo stesso professionista, e il rispetto ha sempre giocato un ruolo molto importante nel mio processo decisionale. Ho iniziato molto giovane, gli esempi dei giocatori più anziani e più esperti sono sempre stati molto importanti per me. Per questo, in seguito, ho sempre cercato di dare io stesso l’esempio ai giovani. Purtroppo non è sempre possibile e a volte la foga del momento ha la meglio su di noi. Ora s ento solo di dover continuare a lavorare, sostenere i miei compagni ed essere pronto a tutto in ogni partita. Cedere alla pressione non è un’opzione. Non lo è mai stata. Questo è il Manchester United e dobbiamo essere uniti. Presto saremo di nuovo insieme ».

Intanto la squadra senza di lui sta giocando bene. Si vede la mano di Ten Hag, il pressing sembra funzionare, il gruppo acquista autostima. Per Ronaldo quest’anno, tra Europa League e campionato, soltanto 12 presenze e 2 gol (uno dei quali su rigore). In estate, il procuratore Jorge Mendes ha girato il mondo nel tentativo di trovargli una collocazione, ma senza fortuna. Così è rimasto allo United anche se la convivenza si preannunciava difficile. E infatti lo è stata, lo è anche e soprattutto in questo momento.

ATTESA. Adesso l’ex Juve è praticamente la terza scelta nel ruolo di centravanti dopo il francese Martial e Rashford. Una fonte di stress proprio ora che dovrebbe essere tranquillo e pensare al Mondiale. Scontato che a gennaio Mendes faccia nuovamente il giro del mondo per trovargli un club. Ma qualcuno, forse, dovrà ridimensionare le aspettative, e non solo quelle economiche.