L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” si sofferma sul Palermo che cerca ancora la sua identità.
Sei partite per tracciare un bilancio. Era quello che voleva Corini ed è un punto a cui il Palermo non si presenta certo bene. Non per la classifica, per quanto ogni giudizio sulla graduatori vada preso con le pinze. I rosanero si avviano alla pausa con due punti in più sulla zona calda, sul quintultimo posto attualmente occupato dal Venezia, ma anche con due punti soli da recuperate al cospetto del treno dei play-off lì dove all’ultima carrozza è seduto il Parma.
Nel limbo, dunque, sebbene il colpo d’occhio sia negativo, con quel quattordicesimo posto dettato dalla differenza reti. E infatti quello, il problema reale: si segna meno di quanto si produce e si subisce tanto, forse anche troppo, per quanto nelle ultime due partite i danni siano stati limitati ad un solo gol (anzi, autogol) incassato. Alti e bassi di una squadra costruita quasi totalmente nelle ultime tre settimane di mercato, che ha in panchina un allenatore chiamato in causa neanche un mese e mezzo fa e che, classifica alla mano, ha incontrato quattro delle prime cinque nel giro di sei giornate.