L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” si sofferma sulla vicenda che ha visto protagonista un locale palermitano, chiuso per via di una festa con oltre 300 persone.
Erano in trecento quelli sorpresi nel locale in spiaggia «Casa Cuba» di via Messina Marine trasformato in discoteca e che i finanzieri hanno chiuso, sanzionando il titolare e gli organizzatori. I finanzieri del Comando provinciale, insieme agli uomini della divisione polizia amministrativa della questura si sono presentati nel locale, di fatto adibito a discoteca.
Fiamme gialle e agenti sono andati a «colpo» sicuro: l’evento era ampiamente pubblicizzato su vari social come festa privata. Vista la diffusione di post e locandine virtuali, setacciate durante l’indagine preliminare, era abbastanza scontato che ci si sarebbe trovati davanti a un gran folla. Tant’è. Dentro il locale, che si affaccia sulla spiaggia, c’erano circa trecento giovani clienti, intenti per lo più a ballare, non rispettando, manco a dirlo, le disposizioni in ordine al distanziamento interpersonale.
Il proprietario della struttura e l’organizzatore della festa sono stati identificati e sanzionati con una multa che va da 400 a mille euro. Contestualmente, è stata disposta la chiusura per cinque giorni di «Casa Cuba».