L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” si sofferma sull’accaduto durante la gara contro la Triestina, con la Curva Sud infuriata con il portiere Offredi e il gesto che ha fatto. Ciò nonostante solo il Palermo è stato punito.
Quei tre minuti di follia costano seimila euro al Palermo. L’interruzione del match di ritorno con la Triestina, dovuta al lancio di bottiglie e lattine (oltre al tentativo di invasione da parte di alcuni soggetti presenti in curva sud), ha portato il giudice sportivo ad infliggere una sanzione ai danni del club rosanero. Solo che le intemperanze, benché ingiustificabili, sono avvenute «in conseguenza dello strattonamento di un raccattapalle da parte di un calciatore della squadra avversaria», più precisamente il portiere Offredi, preso di mira dagli spettatori per via di questo episodio.
Una lite che ha avuto conseguenze per il ragazzino, mentre dalla delibera del giudice sportivo non emerge alcuna sanzione per il calciatore alabardato. In campo, d’altronde, l’accaduto non ha portato ad alcun provvedimento da parte dell’arbitro, pur trattandosi di un episodio che avrebbe potuto causare un’espulsione. Il Palermo lo sa bene: nel derby del «Massimino» col Catania, nel girone d’andata, Almici si vide sventolare un cartellino rosso – con conseguente squalifica – proprio per aver strattonato un raccattapalle.
In questo caso, il gesto è stato ravvisato dal giudice sportivo, ma la sanzione per il giocatore non c’è. C’è per il club rosanero ed era inevitabile, visto quanto accaduto durante tutta la partita. L’elenco di infrazioni non è certo breve: prima dell’inizio della gara, i «cori oltraggiosi nei confronti dei tifosi avversari»; poi i «fatti violenti integranti pericolo per l’incolumità pubblica», quali il lancio di sei fumogeni, un accendino, tre bottiglie di acqua da mezzo litro, le già citate bottiglie (18) e lattine di birra (7) che almeno non hanno colpito nessuno e l’accesso di quattro tifosi «nel recinto di gioco da una porta aperta sul lato curva sud, rientrando sugli spalti a seguito dell’intervento degli steward»; infine, il ritardo da parte dei raccattapalle nella restituzione del pallone alla squadra ospite. Proprio da un episodio di questo tipo, legato alla riconsegna della sfera al portiere della Triestina, è scaturita la scintilla che ha portato alla sospensione del match. Per il Palermo, un danno da seimila euro di multa.