Trapani, Pellino: «Non mi aspettavo tutto questo ostruzionismo. A chi ha giovato l’estromissione dal campionato?»
È passato poco più di un mese dall’estromissione del Trapani dal campionato di serie C. Il Trapani ora dovrà restare senza calcio per almeno un anno. La società granata è ancora in vita ed è ancora sotto il controllo di Alba Minerali. Intervenuto ai microfoni di “Trapanigranata.it”, Gianluca Pellino, azionista di maggioranza di Alba Minerali, si è espresso così in merito all’estromissione del club granata dalla serie C:
«Ho vissuto questo mese in pessimo stato, perché purtroppo tutte le colpe sono state addossate nei miei confronti. Tutti pensavano che fossi un uomo di Petroni: se ciò corrispondesse a realtà il Trapani oggi era fallito. Io mi sono addossato le responsabilità e nello stesso momento sto adempiendo ciò che mi dice la legge: pagare i creditori di debiti fatti da miei predecessori.
Quando sono arrivato conoscevo la situazione, ma non mi aspettavo solo ostruzionismo nei miei confronti. Non mi è stata data la possibilità di collaborare con nessuno ed il Trapani è stato estromesso. Mi domando: a chi ha giovato il fatto di aver fatto estromettere il Trapani Calcio? Secondo me alcune persone volevano che il Trapani fallisse per colpa di Petroni, ma io mi chiamo Gianluca Pellino. La mia colpa è aver creduto in una città in una situazione che era diventata talmente incandescente che chiunque fosse al mio posto non poteva agire. Le difficoltà ci sono state e sono state reali: in dieci giorni non potevo risolvere il problema».
In sede di calciomercato potevamo tranquillamente prendere minimo un paio di milioni di euro ed andavamo a sanare la situazione debitoria. I calciatori che si sono permessi di fare i sindacalisti, con i vari Evacuo, Pettinari e Luperini, sono tutte persone che non hanno mai amato la maglia che indossavano, perché loro guardano solo il denaro, visto che si sono già accordati con altre squadre. Il loro intento è stata relativa solo alla parte economica».
Io sono stato presente in città nei giorni successivi all’estromissione e ritornerò le prossime settimane al momento che verrà definitivamente approvato il concordato per ricominciare a lavorare e creare il nuovo futuro del Trapani Calcio».