Trapani, Antonini si presenta: «Vogliamo seguire il percorso fatto dal Palermo. Non sono ricco come Mansour ma ho idee non inferiori a loro»
Il nuovo patron del Trapani Valerio Antonini si è presentato alla stampa in conferenza a Trapani dopo il passaggio delle quote societarie facendo anche un riferimento al Palermo e al City Group.
Ecco alcune sue parole:
«In questa piazza c’è un entusiasmo coinvolgente. Questa cosa fa bene soprattutto ai ragazzi, oggi li ho trovati motivatissimi. Sanno l’importanza della partita di domani e ho ribadito che non ci sono seconde occasioni. Entreremo in campo senza pensare agli altri campi. Il Catania è una grandissima squadra ma il suo campionato lo ha fatto. Vogliamo esprimere tutte le nostre potenzialità, siamo terzi e il mister sta facendo un grande lavoro. Essere terzi in queste condizioni è praticamente un miracolo. Creare una dirigenza di alto livello, con super professionisti nello staff sia sportivo che a livello marketing. Vogliamo far sì che questa società nel giro di 2-3 anni possa diventare una società modello nel Meridione e seguire il percorso fatto dal Palermo negli ultimi anni. Ora si trovano a essere una società di prestigio in Serie B e con prospettive di andare in Serie A. Noi vogliamo seguire quel percorso. Non sono ricco come Mansour (ride, ndr), ma ho idee e voglia di fare sicuramente non inferiori a loro».
«L’obiettivo del Trapani, a breve, è quello di vincere i playoff. Io ho messo un premio di 40mila euro affinché la squadra vinca i play off. E sono convinto che vincendo i play off ci siano molte possibilità di andare in serie C l’anno prossimo perché la situazione patrimoniale di molte squadre in C è tale che mi lascia pensare che ci saranno diverse défaillance. L’organigramma sarà completamente ribaltato. Avremo un consiglio d’amministrazione che solitamente le società dilettantistiche non hanno, con quattro professionisti che lavorano già con me. È gente con 20-30 anni di esperienza. Il dg sarà Claudio Anellucci. Per quel che riguarda il ds voglio aspettare. È la figura meno decisiva nell’immediato. Prima dobbiamo dare vita a una struttura nuova, che non è solamente la struttura dirigenziale, ma anche il marketing e il resto. Mister Torrisi mi piace molto, è uno schietto e simpatico. Io non posso togliergli la chance di rimanere, soprattutto se vincerà i play off. Gli è stato dato un cappotto bucato e lui ha portato la squadra in primavera. Spero che mi metta in difficoltà».