Non un ottimo campionato quello fin qui disputato dal Trapani del patron Antonini: decima posizione in classifica con 28 punti. 7 vittorie, 7 pareggi e 7 sconfitte, con la capolista Benevento che dista 12 lunghezze. Le ambizioni del club siciliano erano ben diverse, e per fare il punto della situazione è intervenuto lo stesso presidente mediante il seguente post pubblicato su X:
“Ho commesso degli errori di superficialità molto importanti, non rendendomi conto che la società andava subito dotata di gente con esperienza di categoria; DS e Mister dovevano essere ringraziati per la splendida stagione scorsa ma per vincere il campionato serve un livello di esperienza troppo forte; Ho ceduto all’importanza di avere fatto promesse che non ho ritenuto giusto disattendere”;
“Il blocco della Squadra dello scorso anno rimarrà per sempre nel mio cuore, sono legatissimo a questi ragazzi non tanto per quello che facevano in campo ma per quello che davano con il cuore anche fuori dal campo; Purtroppo per fare una squadra a vincere ho dovuto cambiare anche spinto dalle continue pressioni del DS Mussi e del Mister Torrisi ed alla fine sono rimasti in 4 solamente; E’ onestamente anche vero che stanno tutti giocando in Serie D a parte pochissimi casi, però 2/3 di loro potevano certamente essere utili anche per trasmettere l’amore per i colori”;
“La fortuna ha voluto che Peppino Pavone aveva deciso di smettere di lavorare a Messina dove si sentiva in una società senza aspirazione e appena dimessosi ho preso l’occasione al volo e l’ho convinto a venire da noi”.
“La panchina l’ho affidata a un uomo, prima che allenatore, di grande levatura. Mi ha conquistato per la sua semplicità e risolutezza al tempo stesso; sono sicurissimo che scelta migliore non potesse esserci. Finalmente sta per arrivare gennaio, dobbiamo cambiare alcuni elementi e prenderne altri più funzionali al gioco di mister Eziolino; sappiamo dove andare a definire e lo faremo dal 27 in poi; vogliamo i nuovi pronti il prima possibile per dare una mano ai leader già in squadra. Se non sarà il primo posto, come oggi può sembrare, faremo di tutto per vincere prima la Coppa Italia e poi i playoff, la determinazione di andare in Serie B è troppo forte”.
“Sono un po’ deluso dai numeri delle ultime partite in casa su biglietti venduti nonostante prezzi scontatissimi; speravo in almeno mille persone in più a partita. La gente deve capire che senza il tifoso, il giocatore rende il 20 o 30% in meno. Abbiamo bisogno di voi”.