L’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport” ha realizzato una lunga intervista ad Alexandar Trajkovski. Ecco alcuni passaggi delle parole del macedone: «Il gol più bello comunque quello dell’esordio contro il Frosinone e poi all’Udinese, negli ultimi minuti, appena entrato, primo pallone toccato. Due soluzioni dalla distanza con parabola a rientrare quasi in fotocopia. Il più affascinante contro l’Italia». I tatuaggi, il romanzo della sua vita. Sul braccio la scritta: “Nulla è impossibile”; fianco destro: “Non dimenticare chi sei e da dove vieni”. L’ultimo? «Aleksandra e Matej, moglie e figlio. Matej ha cambiato la nostra esistenza. Te ne rendi conto al primo vagito. Appena diventi papà, tutto appartiene a lui e se hai una brutta giornata e ti abbraccia ogni preoccupazione svanisce. Spero di avere più tempo per lui».