Una tragedia che poteva essere evitata. Ogni giorno che passa la rabbia per quanto accaduto alla Chapecoense, in base alle risultanze dell’inchiesta condotta dalla Procura di Santa Cruz, aumenta sempre di più e fa venire alla luce uno scenario a dir poco inquietante. Secondo quanto riporta “La Razon” infatti sarebbe stato disposto l’arresto di Gustavo Vargas Gamboa, direttore generale della compagnia area sotto inchiesta per l’incidente aereo, insieme a quello di altri due dirigenti. Dalle indagini infatti sarebbero emerse gravi irregolarità che hanno portato i vertici dell’Aeronautica civile boliviana (Dgac) a ordinare la confisca di tutti i documenti e i libri contabili della LaMia, a cui peraltro è stata revocata anche la licenza di volo. Nel mirino degli inquirenti però non c’è solo Vargas, ex pilota presidenziale dal 2001 al 2007, ma pure Celia Castedo Monasterio, la funzionaria aeroportuale che non ha impedito il decollo all’aereo che trasportava la Chapecoense nonostante le molte irregolarità. Tra cui spiccava in particolare la mancanza di carburante per effettuare quel viaggio. La Monasterio infatti è stata inserita nel registro degli indagati e ora la Procura di Santa Cruz potrebbe chiedere la sua estradizione dal Brasile, dove si è rifugiata in seguito alle numerose minacce ricevute.