Tragedia a Casteldaccia: cinque operai morti per le esalazioni delle acque reflue
Tragedia a Casteldaccia dove cinque operai sono morti e due sono sono rimasti feriti mentre erano impegnati in alcuni lavori di manutenzione di un impianto di sollevamento delle acque fognarie per conto dell’Amap.
Come si legge su “LaStampa” ad un certo punto alcuni di loro hanno cominciato ad accusare malori, verosimilmente a causa di una intossicazione da idrogeno solforato che provoca irritazioni alle vie respiratorie e soffocamento. Uno di loro è riuscito a uscire dall’impianto e a dare l’allarme; gli altri sei sono rimasti intrappolati e sono svenuti a causa delle esalazioni. A soccorrerli sono stati i vigili del fuoco e i sanitari del 118 che hanno provato a rianimarli sul posto. Per cinque di loro non c’è stato nulla da fare; il sesto è stato trasferito d’urgenza al Policlinico dopo essere stato intubato.
La strage di operai di Casteldaccia è avvenuta in una vasca vicino all’azienda di vini Corvo. «Non è ancora chiaro per quale motivo gli operai fossero dentro la vasca», ha spiegato all’AGI Antonio Bertucci dei Vigili del fuoco. «Le analisi sull’operaio trasferito in ospedale – ha continuato Bertucci – faranno probabilmente capire quali sono state le cause dell’intossicazione. Quando sono in gioco le acque reflue, vi possono essere diversi elementi, dal metano all’idrogeno solforato».