Tracce di legionella nell’acqua, chiusa ancora la piscina comunale di Palermo
Non c’è pace per la piscina comunale di Palermo. Stamattina i tecnici dell’Asp hanno effettuato un controllo e all’interno della vasca hanno trovato tracce di legionella. A confermare la notizia l’assessore comunale allo Sport, Sabrina Figuccia. L’impianto è stato chiuso ma quest’oggi per un’ora, e nei giorni scorsi è stato regolarmente aperto. Bisognerà adesso aspettare l’esito delle analisi per riaprire le vasche al pubblico.
“Stamattina stessa avverrà la sanificazione – dice l’assessore Figuccia -, dopodiché una volta fatti i prelievi dei batteri e le opportune verifiche di tipo sanitario, occorrono 12 giorni per vedere se la sanificazione è stata efficace. La coltura necessita di tempi tecnici di tipo sanitario per le analisi”.
Figuccia spiega che “esiste un macchinario, che voglio acquistare col fondo di riserva (c’è già pronta la delibera e la prossima settimana va in giunta), che serve a prevenire il formarsi di questi batteri e per una serie di lavori di manutenzione straordinaria. Bisogna avviare un percorso di manutenzione ordinaria efficiente. Il vero problema sono le tubature. La legionella non si forma perché non fanno bene le pulizie ma perché in quei tubi c’è di tutto. Non è ammissibile che ogni mese succeda questa cosa. Ritengo non ci sia da allarmarsi per coloro che sono andati ad allenarsi in questi giorni, anche se la chiusura è avvenuta in autotutela, perché i valori non sono sembrati così preoccupanti”.
Già a gennaio la legionella fu trovata nella piscina comunale: ci era voluto un mese affinché l’impianto di viale del Fante si liberasse dal bacillo «gram negativo», mentre Villa Niscemi è off limits dal 10 dicembre dell’anno scorso. Entro quest’anno, dopo gli ultimi lavori all’impianto idrico, l’edificio potrebbe di nuovo essere disponibile: l’indesiderato ospite era stato individuato dopo il ricovero di un dipendente in ospedale per problemi respiratori. Esami che avevano appurato che il paziente era affetto proprio da legionellosi ed è a questo punto che era scattato il piano di contenimento con il trasferimento del personale.