L’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport” si sofferma sulla gara di domani tra Reggina e Palermo.
Un derby è sempre un derby. Al di là dei sorrisi di circostanza e delle dichiarazioni di rito, la posta in palio resta alta. Ad aspettare il vincitore ci sono sempre e solo i 3 punti, nulla di più, ma è quello che succederà dopo il 90′ tra Reggina e Palermo a fare la differenza. Sfottò. Rivendicazioni, alibi e ruggini che tornano ad emergere e che cercano rivalsa.
Come non ricordare il gemellaggio tra le due tifoserie, amaranto e rosanero durato per decenni e spezzato nel campionato 2001-2002? Per la precisione il 17 ottobre del 2001, giorno della partita d’andata tra le due formazioni che si disputò a Reggio Calabria finita 1-1.
La causa scatenante del litigio, un insulto che dalla curva calabrese fu indirizzato all’allora portiere dei Palermo Vincenzo Sicignano, il quale riprese l’azione di gioco senza aspettare che si rialzasse da terra un avversario infortunato. Gli insulti diretti a quello che per la curva rosanero è sempre stato il portiere ultrà scatenarono un botta e risposta di cori da una curva all’altra che di fatto sancì la spaccatura di un’amicizia che era sopravvissuta a retrocessioni, radiazioni e anni bui dei due gloriosi club.