L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” si sofferma sulle differenze tra Palermo e Spezia.
Quando si dice che spesso e volentieri l’esperienza fa la differenza in una Serie B che per il proprio format impone l’utilizzo degli Under in un numero illimitato, si cerca di capire se per vincere i campionati è importante puntare sull’esperienza e quindi su dei calciatori con una carta d’identità più ingiallita oppure se dare spazio alla vitalità e irrazionanalità della gioventù per avere la meglio sugli avversari magari puntando sull’effetto sorpresa e sulla dinamicità è chiaro che la risposta ideale sarebbe quella dell’equilibrio, elemento essenziale affinché una squadre possa ottenere il massimo dei risultati, ma nella costruzione delle risarette rose l’età anagrafica è un aspetto che vari addetti ai lavori tengono molto in considerazione. Quella tra Palermo e Spezia del 23 ottobre, per esempio, è una sorta di sfida spartiacque sotto questo punto di vista. Una sorta di testa-coda e non solo guardando ia classifica che vede i rosanero al secondo posto e i bianconeri al quart’ulti mo. Sarà una sfida diametralmente opposta anche se la si guarda con gli occhi di chi dà particolarmente peso alle date di nascita, i liguri, infatti, sono la squadra più giovane di questo campionato.
La squadra di Alvini fresca retrocessa dalla Serie A, ha un organico complessivo di 50 elementi e in queste prime otto partite di campionato è riuscita a mandarne in campo ben 24. L’età media complessiva della squadra è di 24.5 anni, la più bassa dell’intera caregoria. Sarà per questo, forse, che i liguri stanno avendo qualche piccola difficoltà di adattamento alla serie cadetta che è concisa con le prime sconfitte stagionali. Adesso la squadra sembra in ripresa, come lo testimoniano i 4 punti nelle ultime due partite giocate. Amalgamare una squadra nuova e per giunta giovane, non è compito facile ed è per questo che la società spezzina ha deciso di continuare a dare fiducia al proprio allenatore nonostante i risultati negativi delle prime uscite Al contrario, il Palermo è una delle società più «vecchie» della Serie B. La squadra di Corìni, infatti, è la quinta squadra con un’età media generale più alta, pari ai 27 anni considerando l’intero organico, composto da 26 tesserati. Contrariamente allo Spezia, il pro di questa dato è che appunto, ci sono calciatori che già conoscono le insidie della categorie che senno come affrontarla e i risultati ottenuti dai rosanero in queste prime otto partite
ne sono l’inconfarabile testimonianza.