Tra il Palermo e la rimonta al Bari, il mal di trasferta e gli scontri diretti
L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” si sofferma sulla ripresa del campionato e i tabù che Baldini è chiamato a sfatare.
Due tabù da sfatare per iniziare la. rimonta. Il Palermo formato trasferta, quello che è costato di fatto la panchina a Filippi, inizierà il 2022 a Catanzaro contro una delle più accreditate inseguitrici alla vetta, alla ricerca del primo successo stagionale in uno scontro diretto.
I rosanero non hanno mai vinto (ma nemmeno perso) contro le «big» del torneo, ovvero i calabresi, il Bari e l’Avellino, ma soprattutto non hanno mai fatto punti lontano dal «Barbera» contro nessuna delle squadre attualmente in zona. play-off. Le uniche vittorie sono arrivate in casa, così come i pareggi con le tre che, prima dell’inizio del campionato, sembravano doversi contendere col Palermo la corsa al primo posto. Ora sono tutte costrette ad andare a caccia del Bari, che ha chiuso il girone d’andata in fuga e ha iniziato il girone di ritorno aumentando il proprio distacco da chi sta alle spalle.
Baldini, chiamato sulla panchina di viale del Fante proprio per cercare di ridurre il divario, dovrà però fare i conti con due dei principali difetti della sua squadra. Sul rendimento esterno del Palermo si è detto e scritto già tanto. Nove punti in. dieci partite sono un bottino da lotta per la salvezza e di certo non per la corsa alla Serie B, se si considera che la capolista Bari ne ha raccolti il doppio, così come la Turris, che però in classifica condivide il quarto posto proprio con i rosa.
La sconfitta di Latina, con cui si è chiusa il 2021, ha confermato il periodo tremendo per il Palermo in campo altrui: terzo ko consecutivo, sempre con un’espulsione a referto (due, come nella precedente sfida di Catania, mentre a Picerno il rosso era toccato a Marconi). Lampi di nervosismo in una serie di sfide in cui gli avversari non solo hanno avuto la meglio, ma si sono mostrati più in palla di una squadra che non è riuscita nemmeno a creare occasioni da gol degne di nota. Non a Picerno, non a Catania, né tantomeno a Latina, dove dopo mezz’ora i rosa si sono trovati in nove a causa di errori individuali da matita blu.