L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” si sofferma sul futuro di De Rose che a sorpresa potrebbe lasciare Palermo.
Tra gli eroi della promozione c’è chi si prepara a salutare Palermo. Non può esserci spazio per tutti, in Serie B, specialmente se si è in scadenza di contratto. Non lo è, però, il capitano di questa squadra. Eppure, anche per Ciccio De Rose, potrebbe aprirsi uno scenario diverso rispetto al resto della «ciurma». Il centrocampista piace al Cesena, allenato da quel Mimmo Toscano che con lui lì in mezzo al campo ha vinto un campionato di Serie C a Reggio Calabria e col quale c’è un rapporto di stima che va al di là del terreno di gioco.
Se c’è qualcuno che può convincere De Rose a salutare la Sicilia e a rinunciare alla Serie B, quello è proprio il tecnico calabrese, per di più in una piazza con ambizioni di immediata risalita tra i cadetti. Ed ecco che, a pochi giorni dalla riapertura del mercato estivo, per i rosanero si prospetta la possibilità di un addio eccellente, sebbene nulla ancora sia stato deciso. In origine, il contratto di De Rose col Palermo aveva una scadenza fissata al 30 giugno di quest’anno. Il 2022 del capitano, però, è iniziato con la certezza di poter restare legato al club di viale del Fante per un’altra stagione, perché dopo la presenza nel match casalingo col Bari (l’ultimo disputato dai rosa nel 2021), è scattata la clausola per il rinnovo automatico di un altro anno, a prescindere dalla categoria. Se in C il carisma e la leadership del numero 20 hanno spesso fatto la differenza, in una categoria superiore è inevitabile che tutto venga nuovamente messo in discussione.
Nel caso di De Rose, poi, i numeri dicono che non disputa una stagione intera in Serie B da un decennio. Nel 2013/14, la Reggina lo lasciò andare dopo sei mesi a Lecce, in C. Poi, tornato a Reggio Calabria, da capitano della promozione giocò solo nove partite tra i cadetti nella stagione 2020/21, prima di salutare di nuovo tutti e varcare lo Stretto, dirigendosi alla volta di Palermo, dove ha vissuto una seconda giovinezza. La decisione su quale ruolo affidare a De Rose per l’immediato futuro spetterà a Baldini e alla dirigenza, che del mediano hanno sempre avuto stima e che gli hanno affidato sin dal primo giorno le chiavi del centrocampo. Dall’altro lato, però, c’è una «sirena» chiamata Cesena con in panchina un suo estimatore come Toscano.
In mezzo, i problemi numerici di un reparto che per i rosanero è composto, al momento, solo dal capitano e da Dall’Oglio, con Luperini ormai fisso sulla trequarti e con Odjer in scadenza il 30 giugno. A queste condizioni, un addio a De Rose non andrebbe nemmeno preso in considerazione. Se però si dovesse riaprire il canale con l’Empoli per riportare Damiani in Sicilia (il regista non è stato riscattato, ma può tornare), lo scenario potrebbe cambiare. Anche per chi, quella magica sera del 12 giugno, ha alzato il trofeo dei play-off con la fascia al braccio.