«L’offerta più concreta per lasciare la Roma è stata quella del Real Madrid, nel 2003/04. Ho fatto una scelta ben precisa: precludermi la possibilità di vincere tanto per rimanere con un’unica maglia, che per me è stata la cosa più importante. Spalletti? Con lui non c’è mai stato un confronto e mai ci sarà. Avrei preferito chiudere in altro modo. Fossi stato in lui avrei gestito il calciatore, e soprattutto la persona, in maniera diversa: mi sarei confrontato con lui, gli avrei parlato. Comunque sono riuscito a fare questo passaggio da calciatore a dirigente della Roma, e l’ho fatto con lo spirito giusto: con l’armonia, con l’intelligenza di una persona grande. Sono cresciuto nel campo e nel campo morirò. Il calcio di oggi? Non penso che esista un altro Totti e che nel caso possa rimanere a lungo nella Roma. Oggi conta il business. Perciò la situazione è diversa ed è impossibile che quello che è successo con noi si ripeta. Quanto costerei in questo mercato pazzo? Ora varrei 200 milioni». Queste le parole rilasciate da Francesco Totti, attuale dirigente della Roma, ai microfoni di “Sky Sport”.