Torretta Cafè, Pastore: «Zamparini e Sabatini mi hanno convinto ad accettare il Palermo, rifiutai Milan e Chelsea»
Javier Pastore è il protagonista del primo episodio di Torretta Cafè, Talk Show realizzato dal Palermo FC e condotto da Sarah Castellana. L’ex rosanero durante la chiacchierata con la giornalista ha toccato vari argomenti che riguardano il suo passato da calciatore del Palermo.
Ecco un estratto:
«Zamparini e Sabatini mi hanno convinto entrambi ad accettare il Palermo. Sono stati molto presenti nei miei ultimi tre mesi trascorsi in Argentina. Sabatini faceva venire Luca Cattani, stavano ogni giorno con me in Argentina ma non mi dicevano che erano del Palermo. Erano persone che mi guardavano, venivano a pranzo e a cena con me ma non mi dicevano niente. Mi chiedevo chi fossero questi personaggi, alla fine del campionato il mio procuratore mi presentò le varie opzioni dicendomi che queste persone che erano state con me erano del Palermo. Volevano vedere come mi comportavo, non mi dissero niente per farmi essere me stesso. C’erano Chelsea, Milan, Porto come altre opzioni rispetto al Palermo. A quel punto è entrata di nuovo in gioco la mia famiglia. Prima quando ero a Cordoba abbiamo scelto l’Huracan anche se c’era la possibilità di andare al River o al Boca perché mi sentivo che potevo dare molto di più in quella squadra ed è andata molto bene. Infatti lì fatto un anno incredibile che mi ha aperto la porta dell’Europa. Parlando con i miei abbiamo deciso che la migliore opzione per fare il primo passo in Europa era il Palermo. Grazie a Dio non mi sono sbagliato, da lì è cominciata un’avventura magnifica. Al mio arrivo c’erano giocatori come Miccoli e Cavani, quest’ultimo era giovane ma con un talento incredibile. C’erano anche Liverani, Simplicio, Nocerino, Migliaccio, Cassani, Balzaretti, Kjaer. Il livello era veramente alto in allenamento. L’unica cosa che volevo era imparare da loro ascoltando sempre e provando a fare quello che mi dicevano. Questo mi ha portato a fare la mia carriera. Sempre rispettando e ascoltando gli altri».