Torretta Cafè, Pastore: «Non ho in testa di tornare in campo, penso che prima di giugno 2025 annuncerò il mio ritiro»

Javier Pastore è il protagonista del primo episodio di Torretta Cafè, Talk Show realizzato dal Palermo FC e condotto da Sarah Castellana. L’ex rosanero durante la chiacchierata con la giornalista ha toccato vari argomenti che riguardano il suo passato da calciatore del Palermo.

Ecco un estratto:

«Ho sempre scelto io dove andare, il mio percorso professionale fino al 2° anno di Roma è stato molto bello con più cose positive che negative. Ultimi due anni a Roma non sono stati quelli che avrei voluto a livello professionale, ma non perché non ho voluto ma perché il fisico non mi ha accompagnato. Mi faceva tanto male arrivare a Trigoria e non poter dare quello che potevo dare. Quella è stata la frustrazione più grande provata nel mondo del calcio, mi sentivo proprio male. Se torno indietro rifarei le stesse scelte. A Roma professionalmente non è andata bene, però come ho vissuto a Roma non ho vissuto in altri posti. Ho fatto amicizie, ho vissuto tre anni magnifici fuori dal calcio, nel calcio ho avuto un problema all’anca che è stato durissimo da affrontare. Alla fine quello mi ha fatto smettere di giocare a calcio. Sono cose che succedono ma avrei voluto fare molti di più perché mi sentivo veramente che potevo fare tante cose belle a Roma. C’era una squadra importante, però il corpo quando dice basta dice basta. Non l’ho voluto sentir in quel momento perché la passione e la voglia di giocare a calcio era così grande che ci ho provato in tutti i modi a continuare a giocare.

«Futuro? Non gioco più a calcio da un anno e sette mesi. Mi sono operato 8 mesi fa, adesso sto benissimo non ho più dolori però ho perso tanto tempo. Non ho continuato ad allenarmi in un modo professionale. Ogni anno il calcio cambia tantissimo. Oggi è più importante il fisico, i giocatori sono atleti. Non ho in testa di tornare in campo, penso che prima di giugno 2025 annuncerò ufficialmente il mio ritiro dal calcio giocato, ma sto studiando per restare in questo mondo che amo».

«Cosa farò da grande? Ancora non lo so, sono nel momento in cui mi piacerebbe restare nel calcio perché lo amo e mi piacerebbe tanto aiutare i bambini a crescere e a formarsi. E’ qualcosa che mi interessa fare, mi sto preparando. Sto facendo un corso di management con la FIFA, è molto interessante perché mi dà la possibilità di conoscere le persone che lavorano in diversi ambiti dei Club. Mi sto riempiendo di informazioni per capire veramente in che momento mi senta pronto per fare qualcosa nel calcio. Farò anche il corso di direttore sportivo, però per il momento non ho deciso bene che strada prendere nel mondo del calcio. Misto preparando per decidere nei prossimi anni».