Torino, prima condanna in videoconferenza: tre mesi di reclusione “da remoto”

Secondo quanto riporta “Repubblica”, tre mesi di reclusione a un imputato collegato in videoconferenza da Chieri: si è chiuso così il primo processo celebrato, questa mattina, dal tribunale di Torino nella cosiddetta Fase 2 seguendo le disposizioni impartite dai vertici degli uffici.

Si è trattato di un giudizio per direttissima a carico di un italiano che nei giorni scorsi, da ubriaco, aveva dato in escandescenze davanti ai carabinieri intervenuti per sedare un alterco con tra lui e l’ex fidanzata, che affermava di essere stata malmenata. Per placarlo i militari si erano serviti di spray al peperoncino.
In aula, a Torino, erano presenti il giudice, il pm e il difensore d’ufficio; l’uomo ha partecipato all’udienza in collegamento dalla stazione di Chieri dell’Arma.