Torino maxi-contestazione contro Cairo: 10.000 tifosi granata in piazza
Maxi-contestazione questo pomeriggio a Torino da parte dei tifosi granata contro Ubrano Cairo.
L’evento è stato organizzato da parte dei tifosi granata, profondamente delusi dalla cessione a sorpresa di Raoul Bellanova all’Atalanta. La vendita del giovane difensore, passato ai nerazzurri a titolo definitivo, ha scatenato l’ira dei sostenitori, che hanno visto in questo trasferimento l’ennesimo segnale di una mancanza di ambizione da parte della dirigenza.
Il corteo di protesta, che ha visto la partecipazione di circa 10.000 tifosi, è partito dal centro sportivo Filadelfia, storico luogo di allenamento della prima squadra del Torino, alle 14:30. La scelta del luogo di partenza non è stata casuale: il Filadelfia rappresenta per molti tifosi il simbolo della tradizione e della passione granata, e partire da lì ha voluto significare un richiamo all’identità e ai valori del club, che secondo i manifestanti stanno venendo traditi.
Il corteo si è poi diretto verso lo Stadio Olimpico Grande Torino, dove poche ore dopo era in programma la partita tra Torino e Atalanta, con fischio d’inizio previsto per le 18:30. Durante il percorso, i tifosi hanno intonato cori e slogan contro Cairo, esibendo striscioni che criticavano apertamente la gestione del club. “Basta bugie, vogliamo fatti” e “Cairo vattene” erano solo alcuni dei messaggi che campeggiavano lungo le vie di Torino.
Non solo i tifosi hanno manifestato il loro disappunto. Anche Paolo Vanoli, allenatore del Torino, si è detto sorpreso e contrariato per la cessione di Bellanova. Durante una conferenza stampa, Vanoli ha rivelato di non essere stato informato preventivamente della vendita del difensore, esprimendo pubblicamente il suo disaccordo: “Non sono d’accordo su questa vendita e quindi giustamente alzo la testa e vado avanti. Quello che ho dovuto dire al presidente gliel’ho detto serenamente per telefono e in faccia”. Le sue parole evidenziano una frattura interna che potrebbe avere ripercussioni sulla gestione futura della squadra.
La protesta di oggi rappresenta solo l’ultimo episodio di un lungo periodo di tensioni tra la tifoseria e la presidenza del club. Molti tifosi accusano Cairo di non investire adeguatamente nella squadra e di mancare di una visione chiara per il futuro del Torino. La cessione di Bellanova è stata vista come l’ennesima dimostrazione di una politica di riduzione dei costi e di mancanza di ambizione sportiva.
Con il calciomercato ancora aperto, è probabile che questa manifestazione sia solo un preludio a ulteriori contestazioni se non verranno prese decisioni concrete per rafforzare la squadra. Intanto, la dirigenza dovrà confrontarsi non solo con il malcontento dei tifosi, ma anche con quello espresso dallo stesso allenatore, in una stagione che si preannuncia già difficile.
La partita di oggi contro l’Atalanta, con un clima così teso, avrà sicuramente un sapore particolare. Resta da vedere se la squadra saprà rispondere sul campo alle critiche e se Cairo prenderà in considerazione le richieste dei tifosi, ormai stanchi di promesse non mantenute.