“Dopo il “caso Parma”, con gli acquirenti che si sono rivelati tutto fuorché affidabili, la Federcalcio ha varato delle norme che rischiano di non essere efficienti come invece ci si aspettava. «Il sistema – dice il presidente dell’Assocalciatori – deve essere trasparente, con obblighi stringenti, perché a presentarsi nel mondo del calcio siano solamente degli imprenditori seri. Non so se è stato fatto abbastanza dopo il caso Parma, vista la reiterazione della presenza di alcuni soggetti in società che magari poi non si iscrivono ai campionati successivi o non finiscono nemmeno quelli in corso. La proprietà delle società ci interessa in termini di trasparenza, di garanzie, di sicurezza e di protezione dei calciatori che dal punto di vista professionale sono i primi a soffrire in caso di criticità, ma dovrebbe interessare tutto il sistema calcio. Le norme che sono state varate dovranno essere riviste per fare diventare tutto ancora più trasparente. Ci auguriamo che soprattutto le squadre che affrontano i campionato più importanti abbiano una proprietà certa e una leadership riconoscibile. Non è un caso che chi ha una leadership certa e importante e che pianifica a medio e lungo termine alla fine ottenga anche i risultati migliori».”. Questo quanto si legge sull’edizione odierna de “La Repubblica”.