L’ex portiere della Nazionale italiana, Francesco Toldo ha rilasciato una lunga intervista a “Cronache di Spogliatoio“, rilasciando alcune dichiarazioni di natura personale durante la sua vita da calciatore:

«In tutta la carriera non devi abituarti agli agi, a tutti i piaceri che ti fanno, all’entusiasmo delle persone… Se pensi che sei in prestito, il dopo ti viene naturale. Quindi bisogna sapersi accontentare e vivere bene il presente da calciatore. Una cosa importante, che io ho vissuto in maniera negativa, è la notorietà: se impari a viverla bene diventa un valore aggiunto, non un peso. Per me è stata un po’ un peso».

«A me – aggiunge Toldo – piace fare l’esempio dei cestisti, dei pallavolisti e dei semi-professionisti nelle altre discipline sportive: loro giocano, si divertono, lo prendono come un lavoro serio, ma il cervello lo fanno andare lo stesso. Tutta la notorietà che gli arriva addosso non gli basta per proseguire la propria vita e queste persone sono molto intelligenti. Un po’ come i dottori, che devono aggiornarsi fino a 80 anni, perché cambia la disciplina».