Lo stadio e i tifosi. Un binomio da sempre a braccetto, ma che per via dell’emergenza sanitaria sarà pesantemente compromesso. E se le ultime partite della passata stagione sono state disputate tutte a porte chiuse come da protocollo sanitario, si lavora per far sì che il prossimo campionato le porte possano quantomeno “socchiudersi”.
Ad aprirle parzialmente c’è riuscito ad esempio il Parma. È di ieri infatti la notizia di un’amichevole che i biancoscudati giocheranno davanti a 1000 tifosi contro l’Empoli. Il calcio d’inizio è fissato per le 17.30 di domani, ma la novità è che ad assistere alla sfida ci sarà il pubblico, per la prima volta dall’esplosione della pandemia.
Una sorta di ritorno alla pseudo normalità, che a Parma è possibile grazie a quanto previsto dall’ordinanza del presidente della regione Emilia Romagna, Stefano Bonaccini. Sì perché qualsiasi decisione in tal senso è di competenza dei governatori regionali, che possono scegliere se avallare o meno il protocollo presentato dalle singole società.
Protocollo al quale sta già lavorando anche il Palermo, che prima di chiedere un incontro formale con il presidente della regione siciliana Nello Musumeci, aspetta che il governatore risolva le altre urgenti questioni legate all’emergenza sanitaria.
Il desiderio della società di viale del Fante è quello di giocare le prossime partite di serie C davanti al proprio pubblico, vigilando naturalmente sul rispetto della distanza di sicurezza e di tutte le misure preventive necessarie per contrastare la diffusione dei contagi di Coronavirus. Importante sarà ad esempio la gestione degli ingressi e delle uscite. Un’idea potrebbe essere quella di scaglionarli per settore, regolamentando il tutto attraverso degli annunci tramite megafono. Altre questioni, come ad esempio quante persone far tornare sugli spalti, sono ancora al vaglio della società rosanero.
Il Palermo è dunque al lavoro per il proprio protocollo, in attesa, secondo quanto raccolto dalla nostra redazione, di richiedere un incontro con Nello Musumeci.