Thomas Henry ha rotto il ghiaccio nel Palermo: «Mi sento in grande ripresa sogno di tornare il giocatore visto a Venezia»

L’edizione odierna de La Gazzetta dello Sport ha riportato una lunga intervista a Thomas Henry.

Ecco qualche estratto:

Il primo gol in Serie B ha il sapore della resilienza, di una ripartenza verso quel livello lasciato in estate per accettare di scendere di categoria. Con il gol alla Juve Stabia, Thomas Henry ha rotto il ghiaccio nel Palermo in un campionato per lui inedito, nel tentativo di una sterzata dopo un anno e mezzo complesso vissuto a Verona tra un brutto infortunio e una ripresa difficile. «È stato un gol che è servito a portare a casa tre punti. Non sono fissato con il gol a tutti i costi. Segnare è bello, ma mi piace più vincere con la mia squadra».

È stato un anno fermo per la rottura del crociato e gli ultimi sei mesi a Verona non sono stati il massimo. Avrà un valore per lei questo gol… «Rientrando a gennaio non ho avuto la continuità necessaria per fare bene. Però, se prendiamo le statistiche, ho giocato più o meno 300’, segnando tre gol. Non è male. Ho bisogno di continuità e a Verona non ho avuto tante opportunità. Mi sento in grande ripresa sogno di tornare il giocatore visto a Venezia».

È sempre stato abituato a partire dal basso. Prima in Francia, poi in Belgio. Adesso è sceso in Serie B dopo avere giocato in Serie A. È una nuova sfida da vincere? «È la storia della mia vita: quando ho iniziato nei dilettanti in Francia, a 15 anni, mi dicevano che non sarei mai diventato un professionista, quando sono arrivato in terza serie mi è stato detto che più di questo non potevo ottenere. Vado in Belgio in seconda serie a Leuven e mi dicono: “Eh adesso viene il difficile”. Conquisto la promozione nella A belga: “Eh ma ora è la massima serie”. Ho segnato 21 gol ed è arrivata la chiamata del Venezia in Serie A e al primo anno ho fatto 9 gol».