The end: colpi sfumati e sogni infranti. Il Palermo si è rinforzato?

The End. Sono arrivate le 23 ed è arrivato il momento di chiudere i battenti. La fatidica ora che sancisce la fine del calciomercato invernale è giunta. Durante questa sessione di mercato il ds Fabio Lupo ha lavorato con la solita meticolosità, sia per quanto riguarda il mercato in entrata che in uscita. C’è da dire che le esigenze del Palermo non erano molte vista la posizione in classifica. Infatti in questa prima parte di stagione i rosanero hanno dimostrato di avere un organico più che competitivo per vincere il campionato cadetto, ma nonostante questo forse sarebbe stato meglio completare la rosa con qualche altro innesto. In molti, Tedino in primis, si aspettavano soprattutto l’arrivo di un’altra punta centrale e di un esterno in grado di far rifiatare Aleesami. In questa prima metà di stagione, infatti, le difficoltà maggiori si sono avute soprattutto sugli esterni, prima a sinistra e adesso a destra.

Nelle ultimissime ore di mercato il club rosanero ha cercato di colmare queste due piccole lacune, ma senza avere successo. Nessun colpo last minute quindi, soltanto tante illusioni delle ultime ore. Tra queste la suggestiva idea Sead Haksabanovic. L’esterno classe ’99 sembrava ormai ad un passo dal vestire la maglia rosanero, ma proprio quando stava per essere messo tutto nero su bianco il West Ham, società detentrice del cartellino, ha bloccato il trasferimento perché non è riuscito ad individuare una valida alternativa. Un duro colpo per il club rosanero, che con Haksabanovic avrebbe rinforzato la rosa con un giocatore dalla grande duttilità tattica, visto che il calciatore avrebbe dato a Tedino la possibilità di variare il sistema in attacco. Ma l’illusione più grande è un’altra. Stiamo parlando di Di Carmine, con il Palermo che ha cercato fino all’ultimo di convincere il Perugia a privarsi del giocatore, ma il club umbro non ha ritenuto l’offerta dei rosanero (1 milione di euro di prestito oneroso più 2 milioni di riscatto) economicamente vantaggiosa. Niente botti finali per il Palermo quindi, che con Corentin Fiore e Stefano Morero ha chiuso di fatto la sua campagna acquisti. Due giocatori che, più per rinforzare l’11 titolare, sono arrivati soprattutto con l’intenzione di offrire a mister Tedino più soluzioni dalla panchina. Bisogna però vedere se riusciranno ad essere all’altezza di questo compito.

Il Palermo è stato particolarmente attivo anche nel mercato in uscita con gli addii eccellenti di Cionek e Embalo. Si tratta però di due cessioni che non potevano essere evitate. Il polacco infatti era in scadenza di contratto, dunque tenerlo in rosa con il rischio di perderlo a giugno a parametro zero sarebbe stato un danno economico non da poco per i rosanero. Resta comunque il fatto che il Palermo dovrà fare a meno di uno dei pochi elementi imprescindibili dello scacchiere tattico di Tedino. Adesso spetterà alla coppia Dawidowicz-Szymiński  il duro compito di non far rimpiangere la partenza del loro connazionale. Diversa è invece la situazione che riguarda la cessione di Carlos Embalo. Il giocatore, tramite l’intervento del suo procuratore, aveva fatto trapelare l’intenzione di cambiare aria durante questa finestra di mercato. Mantenere in rosa un giocatore scontento avrebbe potuto creare diversi problemi, per questo motivo è stato giusto optare per la cessione. In uscita si registrano anche le partenze di Gaetano Monachello, rientrato all’Atalanta, e di Davide Petermann, ceduto in prestito alla Sicula Leonzio.

Nonostante tutto rispetto allo scorso mercato di gennaio, che aveva visto il Palermo uscire nettamente indebolito con diverse cessioni eccellenti, il club di viale del Fante è riuscito a mantenere tutto sommato invariato il valore complessivo della rosa a disposizione di mister Tedino. Peccato per i mancati arrivi di Di Carmine e Haksabanovic, due elementi che molto probabilmente avrebbero messo una seria ipoteca alla corsa verso la serie A del Palermo. A Fabio Lupo va inoltre dato il merito di non aver smantellato più di tanto l’ossatura della squadra, resistendo ai continui assalti dalla serie A per Ilija Nestorovski e Andrea Rispoli, due giocatori che fino a qui si sono rilevati fondamentali nella rincorsa alla serie A.

Ma la domanda che tutti i tifosi rosanero si pongono è: come ne è uscito il Palermo da questa campagna acquisti? Rinforzato o indebolito? Si poteva fare di meglio o la dirigenza è promossa a pieni voti? La risposta a questa domanda la potrà dare solo il campo. Solo il terreno di gioco potrà dire se il Palermo si è indebolito o meno, ma l’impressione è che viste le grandi difficoltà societarie che sta affrontando adesso il Palermo, per il ds Lupo sarebbe stato difficile poter fare di meglio. Giochi chiusi dunque. Da domani si dovrà pensare solo campionato ed il Palermo ha ancora un duro compito da portare a termine.

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Fabio Schillaci