Tetto ingaggi in Serie D? Non è come sembra, facciamo chiarezza

Mancano circa tre settimane all’inizio del prossimo campionato di Serie D, che vedrà come protagonista del girone I il nuovo Ssd Palermo. La squadra rosanero parte già con i favori del pronostico, nonostante ancora la rosa non sia completa. Ad oggi sono circa 15 i calciatori ingaggiati dal ds Castagnini, al lavoro per regalare al più presto a Pergolizzi una squadra competitiva e soprattutto completa a livello numerico.

Restando in tema tesseramenti, nelle ultime settimane è stato molto chiacchierato il “problema” tetto ingaggi che in Serie D non deve superare i 30.658 euro lordi. Allora com’è possibile, si chiederanno molti, che Santana sia nuovamente tornato a Palermo o che un bomber come Ricciardo abbia sposato la causa rosanero accettando un ingaggio così basso? Oppure ancora Accardi o Pelagotti? In effetti non è proprio come sembra e bisogna fare chiarezza.

Secondo il comma 6 dell’articolo 94 ter della NOIF, riformato in modo significativo dalla FIGC nell’estate del 2018, in Serie D “Gli accordi concernenti l’erogazione di una somma lorda annuale, non potranno prevedere importi superiori a Euro 30.658,00” ma allo stesso tempo è stata stabilita la possibilità di far firmare ai calciatori contratti pluriennali per un massimo di tre anni (triennali). Ed è proprio grazie a questa modifica che i club di Serie D hanno la possibilità di tesserare calciatori con un ingaggio superiore agli ormai famosi 30mila euro lordi. L’articolo della NOIF non è però finito qui.

Il comma 7, infatti, recita “Nel caso di accordi economici pluriennali, oltre alla somma annuale lorda nei limiti di cui al comma 6, gli accordi possono prevedere la corresponsione di una ulteriore indennità, per la durata pluriennale dell’accordo, a favore del calciatore/calciatrice”. Il che tradotto, significa che le società possono liberamente accordare al calciatore (soltanto in caso di contratto pluriennale) uno stipendio superiore ai 30mila lordi. E c’è di più, perché questa ulteriore indennità non ha alcun limite e può corrispondere a 1, 10, 100mila euro o più.

Dunque, alla luce di quanto recita l’articolo 94 ter della NOIF ed i relativi commi, nessun regolamento vieta al Palermo o a qualsiasi altro club di Serie D di offrire ad un giocatore lo stipendio che più ritiene adatto e al di sopra dei 30.658 lordi. Basta solamente trovare un accordo economico che soddisfi entrambe le parti. Inoltre, in caso di contratto di un solo anno, nulla vieta alle società di accordare al giocatore benefit di qualsiasi tipo e bonus.

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Giulia Nasca