Terremoto Giustizia sportiva: “Squalifica per 8 mesi e 10 giorni” | Emessa la sentenza ufficiale
Una situazione da non credere quella che si è presentata nelle scorse ore per il club, che si vede costretto a pagare per un motivo assurdo.
In un periodo in cui il calcio italiano ha tutti gli occhi puntati sugli Europei di calcio, dove la nazionale campione in carica di Luciano Spalletti è tra le protagoniste assolute, non mancano di certo le polemiche extra campo che fanno discutere parecchio.
In particolar modo è la Giustizia Sportiva che purtroppo è protagonista in questi ultimi giorni. Dopo le vicende legate a varie questioni degli ultimi anni, come ad esempio il caos plusvalenze in casa Juventus, o il fermo di alcuni calciatori italiani coinvolti nella questione delle scommesse, un’altra situazione clamorosa è emersa di recente.
Quanto accaduto ha portato infatti a delle squalifiche corpose di oltre otto mesi, con la sentenza ufficiale che è arrivata nelle scorse ore. La situazione però sta destando parecchie polemiche, visto che la motivazione che ha portato alla pena è davvero incredibile.
Ecco cosa è successo
Il Borgio Verezzi, club che milita nelle basse categorie liguri, qualche giorno fa ha tesserato come nuovo allenatore Fabio Vaccari. Tuttavia durante il tesseramento qualcosa è andato storto. Il nome e il cognome del mister sono stati invertiti. Sembrerebbe una cosa di poco conto, ma la realtà si è rivelata davvero incredibile. Infatti dalla vicenda sono scattati dei provvedimenti davvero importanti per diverse persone.
In primis lo stesso allenatore sarà fermato, dopo il patteggiamento, per ben sei mesi. Il direttore sportivo Fabrizio Tuninetti invece ha ricevuto uno stop di quattro mesi. Altri tre dirigenti del club poi rimarranno inibiti per un totale di 8 mesi e 10 giorni, mentre il presidente della squadra, Cordiale, verrà squalificato per ben 9 mesi.
La rabbia del presidente del club
La decisione della giustizia sportiva ovviamente non è affatto andata giù al numero uno della società, che ha preannunciato di voler procedere per vie legali dopo il verdetto. Di seguito le parole di Cordiale su quanto accaduto.
”Stiamo rasentando il ridicolo. Per un nome e cognome invertiti arrivano sanzioni di questo tipo. Il mio legale si occuperà di leggere e studiare ogni comunicato emesso dalla Giustizia Sportiva per verificare la presenza di qualsiasi tipo di errore. Della mia squalifica mi importa poco, ma è arrivato il momento che tutti si assumano le proprie responsabilità”. Nei prossimi giorni sapremo di più sull’evolversi della situazione.