Terremoto al Palermo via Baldini e Castagnini. Tifosi disorientati: «Era chiaro che sarebbe finita così»
L’edizione odierna de “La Repubblica” si sofferma sul Palermo e sul terremoto dopo le dimissioni di Baldini e Castagnini, riportando le reazioni dei tifosi.
Prima viene il Palermo. Sempre e comunque. I tifosi rosanero ringraziano e lasciano andare Silvio Baldini e Renzo Castagnini, entrambi dimissionari dopo l’insanabile frattura con la società su questioni di mercato. La notizia delle doppie dimissioni di tecnico e diesse è stato un fulmine a ciel sereno per i tifosi rosanero. «Baldini e Castagnini non possono imporre la propria volontà alla società, se non sono d’accordo ci sono le dimissioni anche se mi dispiace molto se dovessero lasciare», scrive Antonino Guzzo in uno dei gruppi Facebook del Palermo. Con Baldini e Castagnini o con la nuova società dello sceicco Mansour? Sarà per la luna di miele ancora in corso o perché il City Group è la più grande galassia di società di calcio nel mondo, fatto sta che veramente in pochi rendono le parti dell’allenatore e del direttore sportivo che hanno riportato il Palermo in serie B.
«Era chiaro fin dal giorno della presentazione che non avrebbero mangiato il panettone – commenta Carlo Spataro, che si definisce tifoso rosanero dal primo vagito – Il Palermo è entrato in una realtà internazionale dove modelli di allenamento, sistemi di gioco, gestione societaria, marketing e mercato vanno uniformati. In questo senso o entrambi si adattavano a sposare questo sistema o sarebbero stati portati alle dimissioni, come è accaduto. Ora se è stata una buona scelta o meno la vedremo sul campo con chi li sostituirà».
Qualcuno che difende a spada tratta Baldini c’è ma si scontra con chi si schiera con i metodi della nuova proprietà. È il caso di Claudio Benigno che legge le dimissioni di Baldini come la risposta di un tecnico che non accetta compromessi. «Finalmente quelli che si sentono tifosi veri, che difendono la società senza guardare la realtà e usare la testa, si ricrederanno. Se ne vanno perché non hanno i mezzi per lavorare come vogliono, Baldini vuole andare in serie A subito, non è abituato a queste cazzate da transizione. E gli hanno preso Pierozzi».
Un post che ha scatenato molte polemiche: «Ora onestamente, davvero pensiamo che il gruppo della serie C possa fare il doppio salto solo con la fede e la voglia di arrivare in serie A? Sul serio? – si chiede Roberto Restivo – Baldini ha fatto sicuro un gran lavoro ma non si può negare che la squadra della serie C era già modesta prima, figuriamoci in serie B».