Ternana, Lucarelli: «Nostro obiettivo sarà la salvezza. La nuova proprietà vuole contenere i costi»

Tornato sulla panchina della Ternana Cristiano Lucarelli ha rilasciato le sue prime dichiarazioni direttamente dal ritiro di Norcia.

Ecco le sue parole riportate da “Ternananews.it”:

«Una settimana prima dell’incontro con Guida avevo ricevuto una chiamata da Leone che mi chiedeva se fossi interessato alla risoluzione del contratto. Poi ho ricevuto la chiamata di Guida e quindi pensavo fosse la prosecuzione di quella chiamata invece poi sono andato a Roma e mi ha spiegato le sue idee per il futuro. Ho trovato una persona serissima, mi ha colpito molto, già il fatto di avere una persona cosi pacata e chiara è raro nel calcio di oggi. Mi ha detto che non aveva la necessità di cercare un altro allenatore, con me ha detto che vuole ricostruire un ciclo, delle proposte che avevo in mano ne avrei accettata solo una perché il mio sogno è allenare in Serie A, io avevo deciso di stare fermo fino ad ottobre ed invece quando mi si è prospettata questa situazione ho deciso di accettare. Magari sarà l’errore più grande della mia vita, spero di riuscire a riniziare un ciclo che era evidentemente finito, mi sento un po’ come quando firmai quella lettera, non potevo sottrarmi anche io di tornare in un posto dove sono stato stimato e rispettato. Non mi sono sentito di voltare le spalle alla Ternana, mi sono rimesso in gioco, con questo quarto pareggio gli anni che sono stato a Livorno e per me questo dal punto di vista affettivo dice tanto. Questa futura proprietà vuole rendere questa società sostenibile, cioè riportare valori nuovi, giocatori con una mentalità diversa, che scelgono il progetto e non i soldi. C’è da ricostruire, le aspettative sono quelle di una salvezza, poi gli anni prossimi si vedrà. A me va bene, ho già affrontato delle situazioni analoghe a Messina e a Catania con dei cambi di proprietà in corsa, non mi spaventa questa cosa nonostante sia consapevole che ho tanto da perdere e poco da guadagnare».

«Riniziare da capo non mi spaventa, quel gruppo aveva dato tutto quello che poteva, come è finito il campionato scorso ha dimostrato che qualcosa doveva cambiare a partire dai giocatori in rosa. Da un punto di vista umano mi dispiace aver dovuto salutare tanti giocatori, Marino è stato mio capitano per 3 anni, Anthony, Antonio, sono stati giocatori che con me hanno fatto le loro annate migliori, sono stati dei perni di una Ternana bella da vedere almeno per 3/4 della mia gestione e ci siamo levati tante soddisfazioni vincendo più del 50% delle partite nonostante tante, tantissime difficoltà. Siamo stati bravi a nasconderle ma non è stato semplice. Ora si tratta di trovare altri Partipilo, altri Palumbo, altri Corrado. Nuove cessioni? Io penso di si, perché la nuova linea della proprietà è quella di contenere i costi e non quella ogni anno di mettere le mani al portafoglio come faceva il presidente Bandecchi, al di là di tutto lo ringrazio, senza la sua chiamata 3 anni non avrei potuto dare e ricevere tanto a Terni e alla Ternana. Si, è chiaro che ora il maggior sforzo di Leone è quello di piazzare quei calciatori che hanno degli stipendi improntati a Terni e che non sono più sostenibili, abbiamo delle idee chiare sul mercato. Mantovani è un giocatore che ha fatto bene e c’è la disponibilità reciproca di venirsi incontro, discorso analogo vale anche per Favilli, se sposeranno la nuova modalità della Ternana ci sono buone possibilità che vengano da noi. Sicuro giocheremo con i 3 dietro, poi a seconda del mercato ci adatteremo, Molto dipende da Falletti, se ci sarà o meno, se si giocheremo con lui trequartista o con lui seconda punta. Abbiamo perso giocatori che ci facilitavano il palleggio, il bel gioco. Quest’anno saremo meno belli, ma dovremo essere più concreti, dovremo fare bene la fase difensiva. La Ternana in questi anni anche se non ha raggiunto i risultati che tutti speravano però a livello di espressione di gioco è stata una fra le migliori. Palumbo e Partipilo sono andati via e per questo ci dovremo adattare a chi rimarrà. Dovremo sposare la sofferenza e la voglia di non mollare perché sono cose che possono colmare il gap tecnico»

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Redazione Ilovepalermocalcio