Roberto Breda, allenatore della Ternana, è intervenuto in conferenza stampa alla vigilia del match contro il Parma, in programma domani alle ore 14:00. Il tecnico rossoverde si è soffermato anche sulla vittoria di Palermo ottenuta martedì sera. Di seguito le sue parole raccolte da TernanaNews.it:
«Io penso che la preoccupazione di domani è l’avversario. Abbiamo vinto con il Palermo che veniva da cinque vittorie in casa e sedici gol fatti, quindi vale tutto il contrario di tutto mentre con il Lecco abbiamo pareggiato. Le motivazioni devono essere per la classifica e per la voglia di continuare. Ci sono alcune cose in comune e alcune differenze tra i rosanero e il Parma, sembra quasi simile nel modulo, con il 4-2-3-1 o 4-4-2 anche se anche il Parma ogni tanto cambia, nelle dinamiche di campo hanno delle sfumature tattiche e tecniche diverse che vanno interpretate e che vanno utilizzate.
Al Barbera a me è piaciuto che siamo andati alla ricerca del quarto dopo aver fatto il terzo gol, mi è piaciuta la mentalità e questo deve essere il nostro modo di stare in campo sempre nel rispetto dell’avversario, non conosco un possesso palla per tenerla e basta, per me bisogna sempre provare a buttarla in avanti, cosi facendo togli rischio e metti apprensione all’avversario, la nostra forza a Palermo è stata quella di spegnerli, soprattutto nel secondo tempo, attraverso anche il gioco.
In noi sta aumentando la convinzione e partite come Palermo e Reggio Emilia sono quelle che ti danno convinzione in quello che proponi e migliorano soprattutto i tempi di movimento, di coordinazione e per fare questo ci vuole applicazione in settimana e poi nella partita. Contro il Palermo i ragazzi hanno dimostrato che i punti possiamo prenderli ovunque e con chiunque. A parte i pirmi 20′, il gioco lo abbiamo fatto, non siamo stati dietro a difenderci e ad aspettarli. Sono partite aperte, dobbiamo continuare a lavorare per creare situazioni di gioco diverse, diventare più imprevedibili. I contenuti della partita di domani possono essere simili alla gara di Palermo».