Ternana, Bandecchi: «Vendo il club per colpa dell’infamia»
Il patron della Ternana di “Tag24”, Stefano Bandecchi parla in merito alla situazione dell’Unicusano che coinvolge inevitabilmente anche il club rossoverde.
Ecco le sue parole:
«Per me tutta questa situazione è un dolore, come presidente, come tifoso e soprattutto come uomo. Io e l’Università Niccolò Cusano teniamo molto a questa società e la sto vendendo solo per colpa dell’infamia… Sia ben chiaro, noi non molliamo nulla. Appena l’ho messa in vendita abbiamo ricevuto delle manifestazioni d’interesse, credo siano tre, ma non ne so granché nemmeno io, mi hanno informato gli avvocati, vedremo. Non so ora a chi venderla, ma quando arriverà una persona seria o un fondo di investimento serio ne parleremo. Vogliamo soggetti che possano acquisire la Ternana in maniera corretta e garantire alla stessa una crescita importante perché se lo merita e perché sono io stesso che ci tengo. Ma sia ben chiaro, proprio perché ci tengo, l’Università Niccolò Cusano non abbandonerà mai la società. Il consiglio di amministrazione ha deciso e deliberato che rimarrà con almeno il dieci o anche il venti per cento delle quote. Non sarà più un asset strategico, ma continueremo a proseguire nel nostro progetto rimanendo collegati all’interno sicuramente anche attraverso una sponsorizzazione, restando dentro senza avere la maggioranza, e la garanzia della serietà delle persone che la prenderanno è proprio in virtù del fatto che noi resteremo dentro. Se manteniamo il 10 o 20% è proprio perché ci saremo anche noi».
Bandecchi, quindi, non molla e, nonostante la vendita, non è intenzionato ad uscire dalla società, ma ci rimarrà dentro anche con una piccola quota per lavorare sulle infrastrutture. Sul progetto stadio, infatti, altra chiarezza e nessuna retromarcia, tutt’altro: «no, no, ma chi abbandona, noi parteciperemo al bando e se lo vinciamo, faremo tutto quello che bisognerà fare per costruire lo stadio e la clinica e dare a Terni quello che ho sempre detto. Non è che uno fa tutto quello che ha fatto, seguendo anche in questo caso le leggi dello Stato Italiano per giocare. Le sembro uno che gioca? Andiamo un passo alla volta, quando ci sarà il bando per lo stadio e per la clinica parteciperemo».