Stefano Bandecchi, patron della Ternana, ha parlato attraverso il suo profilo Instagram dopo il derby perso col Perugia.
Ecco le sue esternazioni:
«Rispondo perché il silenzio non premia e spesso fa credere agli altri di aver ragione loro. I tifosi del Perugia, per la maggior parte di quelli che erano allo stadio, si sono sentiti autorizzati a potermi insultare, uscendo dal normale sfottò e pretendendo di avere un atteggiamento violento nei miei confronti sperando che io potessi abbassare la testa. Questa è una mentalità fascista e demenziale. Mi scuseranno i perugini sani di mente, perché mi sto rivolgendo a quelli malati di mente. Io, la testa, non la abbasserò mai. E a Perugia cammino tranquillamente per strada. Molti tifosi della Ternana, quindi non tutti, hanno memoria molto corta e sinceramente di calcio ne capiscano quanto me, ossia una mazza. Non possiamo dimenticarci che tra tutti i presidenti della Ternana sono quello che ha vinto più derby in relazione al tempo ma in campo non ci sono sceso io. Io pago gli allenatori, lo staff ed i calciatori, anche profutamente: quindi è inutile questo accanimento nei miei confronti a meno che io non stia sul c***o a prescindere. Non è una mia volontà quella di difendere calciatori che non hanno fatto una bella partita: la gara è stata noiosa e molto fastidiosa, giocata senza palle. Voglio ricordare che noi abbiamo giocato con molti infortunati e durante la gara ne abbiamo persi altri tre, diciamo che abbiamo giocato in emergenza. Il prossimo sabato sarà ancora peggio perché gli infortunati non saranno recuperabili. Sempre parlando di tifosi chiarisco a tutti quei tifosi che hanno pensato che io abbia voluto fare qualche sgarro a chi ha seguito la Ternana. Io non ho perso tempo e non avevo tempo per stare a guardare i tifosi della Ternana perché ero incazzato per il gioco della squadra che faceva schifo; secondo punto già i perugini mi mandavano a c****e: non ho fatto nulla contro i tifosi della Ternana».