Una riunione tesissima, a quanto viene riferito all’Adnkronos, quella che si è da poco conclusa tra i ministri Teresa Bellanova, Nunzia Catalfo, Luciana Lamorgese e Beppe Provenzano. Un vertice che si è concluso con una fumata nera. “Dovevamo trovare una mediazione, ma non c’è stata”, si spiega da fonti di governo. La situazione descritta è quella di un braccio di ferro durissimo tra Catalfo e Bellanova, sostenuta dalla titolare del Viminale e dal ministro dem Provenzano. Stasera, si è tornati sul nodo dei permessi di soggiorno. Ieri la proposta Iv era quella di 6 mesi per il permesso, rinnovabili per altri 6. E c’è stato il niet di Catalfo. Oggi si è tentata la mediazione su 3 mesi ma, si spiega, la soluzione ha incontrato di nuovo il no della ministra del Lavoro. “Io da bracciante -avrebbe detto allora detto Bellanova- non posso permettere che i lavoratori siano lasciati nelle mani dei caporali”. Resta dunque una situazione molto tesa con il ministro Iv pronto all’addio al governo per una “battaglia di civiltà perché altrimenti lo Stato finirebbe per farsi complice di chi sfrutta i lavoratori nella illegalità”. Domani ci sarà un’altra riunione. La trattativa continua. Ma le premesse per un accordo dopo gli incontri di ieri e l’ultimo di stasera non sono delle migliori. E in serata trapela che domani il premier Giuseppe Conte riceverà lo stato maggiore di Italia viva, con il presidente Ettore Rosato e i capigruppo Maria Elena Boschi e Davide Faraone.