L’edizione odierna de “La Repubblica” si sofferma sulla tempesta Omicron che si è abbattuta sulla serie A.
La frase chiave, che rimbalza da un comunicato all’altro, è questa: «La società ha informato l’autorità sanitaria competente». E dal Friuli alla Campania e dal Veneto al Piemonte, le autorità sanitarie competenti, allertate dai club travolti dal contagio, potrebbero riscrivere il calendario della prima giornata di ritorno, in programma teoricamente domani ma forse solo a spizzichi e bocconi: quasi certamente salterà Salernitana-Venezia, ma sono a forte rischio anche Juventus-Napoli (di nuovo…), Spezia-Verona, Fiorentina- Udinese e, in misura minore, Atalanta-Torino. Sempre ammesso che oggi la situazione non peggiori. Il governo poi sta pensando di dare un’ulteriore stretta sulla capienza e anche a misure più drastiche.
Dopo un paio di giorni in cui il Covid aveva lasciato la Serie A tranquilla, ieri l’epidemia s’è abbattuta implacabilmente da Sud a Nord: cinque nuovi casi alla Salernitana (e quindi 11 in tutto), 10 al Verona, 9 all’Udinese, 6 al Napoli (tra cui Mario Rui, Malcuit e, in serata, Spalletti), tre al Torino (c’erano già cinque infetti, ma si è negativizzato Verdi) e uno al Milan. Tra le vittime del tampone, anche Buffon in B al Parma e Donnarumma al Psg. Ci sono dunque almeno tre focolai accertati (Salerno, Verona e Udine) e due possibili a Torino e Napoli (anche se Lozano, Osimhen ed Elmas si trovano ancora all’estero), sui quali le Asl stanno vigilando. Una, quella di Salerno, ha già preso provvedimenti, isolando i positivi e i contatti stretti (in tutto 36 persone, nell’ambito della squadra) e disponendo che «per motivi di pubblica sanità, tutti i tesserati rientranti in queste categorie non potranno partecipare a eventi sportivi ufficiali».