Tedino in sala stampa: «Perugia forte, ma noi gruppo unito. Su rischio esonero e Zamparini…»
Bruno Tedino, tecnico del Palermo, è intervenuto in sala stampa per la consueta conferenza della vigilia. In vista della trasferta di Perugia, l’allenatore rosanero ha parlato della settimana dopo la disfatta interna contro il Foggia, delle condizioni degli infortunati e non solo. Ecco tutte le sue parole raccolte dalla redazione di Ilovepalermocalcio:
CALO FISIOLOGICO: «Due anni fa ho fatto otto vittorie consecutive a Pordenone. Quando si fa questo mestiere bisogna tener conto di tanti tasselli. Innanzitutto la testa, il fatto importante. Le 4 sberle prese ad Empoli hanno influito, il rosso a Igor ci è costato caro, anche dal punto di vista psicologico. Ma sul 2-1 c’è stata una reazione, abbiamo avuto due palle gol che se avessimo segnato stavamo qui a parlare di una squadra con gli attributi. Non stiamo vivendo un momento positivo dal punto di vista psicologico. Siccome il responsabile sono io, dal punto di vista delle motivazioni, abbiamo allentato la presa, o comunque non siamo stati abbastanza cattivi come all’andata».
STATO D’ANIMO GIOCATORI: «Si sa che durante la settimana si colgono tantissime esternazioni o comunque atteggiamenti di più teste. Credo che in questo momento bisogna lasciare da parte l’io e dare priorità al noi. Bisogna dare spazio alle esigenze della squadra. Dobbiamo tornare ad essere una squadra schiacciasassi a livello di gruppo. La testa dei ragazzi, può cambiare da un giorno all’altro, ma squadre più forti di noi dimostrano che si passa dalle stelle alle stalle da un momento all’altro».
FORMAZIONE: «Noi abbiamo giocato praticamente martedì, bisogna guardare a quei giocatori che hanno recuoerato, anche su questo decideremo. Abbiamo sempre lavorato in sintonia con tutti, in questo momento siamo molto compatti. La visita di Zamparini ci ha fatto piacere, è stata una soddisfazione vederlo arrivare di fretta e furia. È giusto che sappia prima la squadra cosa voglio fare domani».
UMORE: «Non sono uno che gira parecchio per la città, amo molto fare il mio lavoro in campo e a guardare video col mio staff. Dobbiamo rafforzare i concetti di gruppo. È normale che nei momenti positivi sei più felice, ma nei momenti negativi esce il carattere. Io mi ritengo una persona che ha sempre affrontato gli ostacoli senza mai aggirarli. Ovviamente non possiamo continuare con questi risultati».
POSAVEC: «Se un attaccante sbaglia un gol davanti la porta non lo lascio fuori. Josip ha fatto un percorso straordinario, ha fatto molto bene. Recentemente magari poteva fare meglio, ma se un domani avrò la possibilità di scegliere un portiere diverso è chiaro che non terrò conto del singolo errore. Josip ha sempre giocato perché se l’è meritato. Però ha fatto anche delle buone cose Chochev ed è rimasto fuori, così come Jajalo e Trajkovski. Ma a mia disposizione ho anche altri portieri, devo fare delle valutazioni».
RISPOLI: «Più che impaurito, ha preso una botta che gli ha impedito di essere elastico, e si è limitato parecchio. Anche in questo caso se vogliamo recuperare un giocatore come lui deve passare da una fase di ripresa di condizione. Più che fisica, di ritmi e reattività».