Intervenuto in conferenza stampa alla vigilia di Palermo-Spezia, gara valida per la prima giornata del campionato 2017/18 di serie B, il tecnico rosanero Bruno Tedino ha parlato degli avversari di domani, delle emozioni dell’esordio, delle condizioni della sua squadra e non solo. Ecco tutte le parole dell’allenatore del Palermo raccolte in sala stampa dalla redazione di Ilovepalermocalcio:
ZAMPARINI: «Ieri abbiamo parlato di tantissime cose, in maniera dettagliata anche col direttore. Come sta la squadra, i giocatori, i nazionali che vanno via. Nessuna cosa clamorosa, solo cose oculate ed un lavoro fatto in una certa maniera per estrarre il meglio dalla squadra. Fiducia di Zamparini? Da parte mia ci sarà il massimo dell’impegno per fare bene».
CONDIZIONE: «Non è ottimale, ma è normale che sia così. Siamo arrivati con un clima torrido, questa è stata l’unica nota stonata ma dobbiamo accettarla. In termini di numeri non siamo al 100% ma neanche al 20%, siamo una via di mezzo. Dobbiamo essere bravi a mettere benzina che sia duratura».
PALERMO FAVORITO: «Tanta gente si è divertita dicendo che siamo i favoriti. Quando non sono coinvolti, molti danno dei pronostici pesanti. In B nessuno fa l’ammazza campionato. Il Palermo con i nomi dovrebbe essere protagonista, ma nessuno vince con i nomi neanche Manchester o Realtà Madrid».
EMOZIONI ALLA VIGILIA: «A 53 anni dopo la nascita dei miei figli l’emozione più grande è stato l’inno della nazionale. In un colpo solo fare un esordio così, a Palermo, non può passare inosservato ma sono consapevole che le emozioni vanno messe da parte. Voglio battere qualsiasi squadra».
SPEZIA: «Lo Spezia è ricco di agonismo, già dallo scorso anno. Davanti hanno giocatori notevoli per questa categoria. L’allenatore lo conosco da quando ero a Treviso. La gara di domani ricalca benissimo i confronti che avrà il Palermo. La differenza lo farà lo spirito di sacrificio e le motivazioni, per controbilanciare quelle dei nostri avversari. Lo Spezia soffrirà più il caldo? Questi alibi non mi piacciono. Il caldo è stato opprimente, il campo molto duro ma hanno cercato straordinariamente di aiutarci».
GIOCATORI RETROCESSI: «Questa squadra lo scorso anno ha fatto un campionato dove tutti hanno messo del loro per giocare al di sotto delle aspettative. Non è demerito di uno solo, così come quando si fa bene non è merito di uno solo. Per me la personalità è: la professionalità, lo spirito di gruppo, andare d’accordo per il bene di una squadra. Questi sono i requisiti che andavano toccati. Quando si retrocede c’è malessere, ma questa squadra ha tutti i requisiti per rispondere presente. Voglio essere davanti in battaglia e metterci la faccia. I pregiudizi mi danno fastidio, ognuno deve essere giudicato in base al modo di comportarsi. Chi dà il 100% non può essere attaccato».
CONTRO LO SPEZIA UNA FINALE: «Domani per me è una finale, sono tutte finali. I punti presi all’inizio e alla fine valgono il doppio. Sul campo si fa fatica, i giocatori non possono mettere in pratica tutto quello che scriviamo sulla lavagna».
DIAMANTI: «Il giorno prima della partita non ne parlo. La sua situazione è molto chiara, non fa parte di un progetto tecnico futuribile. Se mi chiedete come si allena, vi rispondo “benissimo”».
DIFFERENZA DI ORGANICO CON LO SPEZIA: «Lo Spezia è abituato a giocare un campionato come la B. Se noi mettiamo umiltà, spirito di sacrificio e motivazione possiamo fare bene».
SOSTITUTO BELLUSCI: «Accardi e Szyminski sono in ballottaggio, un ballottaggio sereno. Bellusci è un uomo squadra, un esempio. Per evitare di prendere gol ara il campo. A livello di attributi è importante, si devono fare i complimenti a chi lo ha portato. Szyminski è favorito su Andrea, perché è più fisico e contro lo Spezia sarebbe più efficace».
ANTAGONISTI PER LA PROMOZIONE: «Chi fa tanti punti le prime 9-10 giornate è difficile che scompaia dall’alta classifica, come Benevento e Cittadella l’anno scorso. Antagonisti? Prima bisogna vedere se noi saremo lì in alto. Ci sono il Parma che ha fatto gran mercato, Empoli e Frosinone che è la squadra più squadra. Poi il Pescara con Zeman, il Cittadella che è una società modello, meno blasonata ma molto forte e gestita bene. Poi il Bari. Vincerà chi ha nella propria macchina qualcosa di umano, emozioni e motivazioni».
COSA MANCA AL PALERMO: «Mi piacerebbe che la squadra avesse il mio carattere, la voglia di non arrendersi mai e la bava alla bocca. Queste cose le intravedo, ma sono certo che arriverà qualcosa in più. In campo mi piace l’energia che sprigionano i ragazzi anche durante la settimana. Siamo sulla buona strada. Vorrei vedere più cattiveria nel cercare gol, più gente in area quando si va al cross. Col tempo queste cose si migliorano, l’importante è che ci sia massima disponibilità e c’è».
ATTACCANTI: «Trajkovski e Nestorovski si sono impegnati, anche Coronado. Reggere dei giocatori che fanno solo una fase è difficile, difendersi in 7 si può solo per un quarto d’ora».
STRUNA E TRAJKOVSKI: «Non hanno idea di quanto sono forti. Il salto di qualità è la testa, devono convincersi che devono mettere di più sul piano dello spirito di sacrificio. Per me sono di passaggio, non conoscono le loro qualità. Sono molto forti».
BALLOTTAGGIO MORGANELLA-RISPOLI: «Andrea in questo momento non è al 100% sotto l’aspetto mentale. Mi piacerebbe che rimanesse e giocasse alla Rispoli. In questo momento ha delle ambizioni, risolverà la società. Rolando ad esempio è stato nominato poco, ma mi ha dato dei segnali molto importanti».