L’edizione odierna della “Gazzetta dello Sport” riporta le dichiarazioni di Giovanni Tedesco, ex calciatore del Palermo, in merito alle tragiche vicende che hanno trascinato il club rosanero verso il baratro: «Hanno giocato ignobilmente con i nostri sentimenti e questa è la cosa che fa più male». Come ha seguito questa vicenda? «Con la morte nel cuore. Le ore precedenti all’iscrizione le ho trascorse con gli occhi incollati al telefonino. Cercavo notizie, speravo che da un momento all’altro qualcuno venisse giù dagli uffici dello stadio e annunciasse l’iscrizione. Invece niente. Salvatore Tuttolomondo con le sue battute è diventato un tormentone: “Mi vedete preoccupato?”, andava ripetendo. Che tristezza…». Il baratro dei dilettanti è a un passo. Come si è potuto arrivare a tanto? «Non entro nel merito, perché non conosco le carte. Posso solo dire che provo tanta amarezza. Il mio primo pensiero va a quei tifosi che si fanno mille chilometri per una trasferta e ai dipendenti: penso a Pasquale il magazziniere, per citarne uno, o a chi sta in lavanderia. Chi prende il Palermo deve ripartire da loro, dai tifosi e da chi perderà il lavoro».