L’edizione odierna de “Il Mattino” si sofferma su un’ingiunzione di pagamento giunta all’Avellino.
«Assoservizi» passa alla fase esecutiva contro l’Us Avellino. La società di riscossione dei tributi ha notificato al sodalizio biancoverde un atto di intimazione per il pagamento di 567.000 euro. E’ relativo alla tassa sui rifiuti per l’utilizzo dello stadio «Partenio – Lombardi» sull’anno 2018-2019. Nelle carte fornite ieri dal presidente, Attilio Ortenzi, alla commissione Trasparenza del Comune di Avellino, infatti, si evince che, per quella annualità, la società sportiva che fa capo ad Angelo D’Agostino ha addirittura omesso la dichiarazione tributaria.
Di qui, l’atto perentorio che, in assenza di riscontri, autorizza «Assoservizi» ad arrivare fino al pignoramento. Gli altri addebiti conteggiati a carico dell’Us Avellino riguardano, invece, omessi versamenti per gli anni che vanno dal 2020 al 2022, per l’occupazione del suolo pubblico e per un totale di oltre 90.000 euro. Alla fine, «Assoservizi» conferma che l’Us Avellino deve pagare imposte al Comune per 711.000 euro circa. Somme, quelle certificate dal gestore comunale, che si aggiungono alla partita dei canoni di fitto dello stadio. Secondo il Patrimonio, 330.000 euro. Qui «Assoservizi» si è dichiarata non competente.