«Siamo a ridosso dell’inaugurazione del museo e di un percorso durato circa un anno, cioè quando è iniziato con la chiamata a raccolta dei beni da parte dei tifosi. Questo ci sta portando materiale inedito. Il museo è già in fase di allestimento, esso poggia su due capisaldi: il materiale inedito e l’altro è come abbiamo raccolto questo materiale. Abbiamo voglia di fare storia in maniera corretta, non vogliamo dire che il Palermo è la squadra più grande del mondo, ma parlare di storia che è rosa ma anche nera. Palermo in questi 120 anni ha vissuto sei volte tra fallimenti e radiazioni. L’altro caposaldo è la forza di chi ha consentito di creare questo museo tramite un call. Quando ci sono queste iniziative non si può mai sapere cosa succede, la risposta che abbiamo avuto è stata di grande entusiasmo e non era prevedibile. Abbiamo ricevuto tanto materiale che è stato di qualità importante, abbiamo ricevuto i nipoti di Banchiero (ex calciatore) che hanno donato alcune cartoline originali che nemmeno i collezionisti conoscono». Queste le parole del coordinatore scientifico, Giovanni Tarantino, rilasciate in conferenza stampa per la presentazione del museo rosanero.