Ospite della trasmissione televisiva “Corner”, su Telecolor, Joe Tacopina ha parlato dei suoi progetti di rilancio del Calcio Catania.
Ecco le sue parole riportate da “Tuttocalciocatania.com”:
«Ogni affare ha alti e bassi. Questo è stato il più complicato per me, mettendolo a confronto con quelli precedenti per via degli enormi debiti. Investimenti extra calcio? Il calcio fa parte della città, saremo aperti a qualsiasi opportunità per aiutare anche la città. A Bologna, ad esempio, ho messo impegno e soldi per la situazione legata al teatro comunale. Torre del Grifo? Rappresenta un gioiello per il calcio italiano, svilupperemo i nostri progetti anche attraverso uno dei centri sportivi top a livello europeo».
«Non è stato un caso che la firma del contratto preliminare d’acquisto sia arrivata proprio nel giorno del ricordo della nascita di Angelo Massimino. Quali saranno le figure cardine del progetto? Sean Largotta è parte attiva di questa operazione. Giovanni Gardini opererà nel ruolo di Amministratore Delegato, cito anche Chip Sloane, John Pavia, Joe Cuttone, tutti soci siculo-americani. E’ molto importante avere figure che trascorreranno gran parte del loro tempo a Catania, considero fondamentale essere parte della comunità».
«Perchè ho scelto Catania? Ho valutato anche la possibilità di rilevare altri due club di Serie A, ma ho preferito Catania perchè mi sembra che qui ci sia un potenziale enorme. Dal punto di vista legale, prima che si concluda l’affare non possiamo discutere di investimenti particolari. Ho parlato a lungo con Pellegrino, sia io che lui abbiamo valutato alcune proposte specifiche. Maurizio ha fatto un grande lavoro in poco tempo, liberandosi degli esuberi e prendendo altri calciatori. Questo è un grande team guidato da un grandissimo allenatore, l’obiettivo della società è di mantenere questo stato di cose, ma se si verificasse qualche occasione sul mercato la valuteremo. Metterò tutta la mia esperienza acquisita nel mondo del calcio«.
«Qualcuno della Sigi penso resterà, soprattutto Gaetano Nicolosi. Senza di lui, oggi non sarei qui. E’ colui che, mettendo i soldi, ha salvato il Calcio Catania. Sviluppare un canale ufficiale sul Catania? Progetto che vedremo presto in esecuzione e c’è la possibilità di programmare amichevoli negli Stati Uniti. Non siamo venuti per sopravvivere ma per vincere. Tornando in Serie A e rimanendoci per raggiungere altri livelli».
«Il settore giovanile è la parte più importante da curare. Ovunque vada mi focalizzo sui giovani, sarà così anche a Catania. Soprattutto per il gran numero di talenti siciliani, che spesso si sono diretti verso altre parti d’Italia e d’Europa. Noi i nostri gioielli li vogliamo tenere ma serve un buon settore giovanile, questa è la mia priorità. E’ molto importante anche il calcio femminile. Lavoreremo, inoltre, con un settore giovanile americanoperchè abbiamo ottime relazioni negli Stati Uniti con tanti talenti che possono emergere al top. Pecorino? Non lo venderemo. Sarebbe stupido vendere un giocatore giovane, bravo e di Catania. Pecorino è alla base del nostro progetto».
«Il nostro è un progetto a lungo termine, dobbiamo conquistare molti traguardi. Nuovo stadio? Ne abbiamo già discusso col Sindaco, fa parte del nostro piano. Apprezzo moltissimo il suo lavoro e impegno che non ho mai riscontrato nelle altre città. Lo ringrazio per un supporto veramente sentito, con amore verso la città di Catania. Al momento l’obiettivo principale è portare la società in un buono stato finanziario e rendere lo stadio attuale il più confortevole possibile. Resteremo per una settimana a Catania, poi faremo ritorno in città ai primi di febbraio».
«La tifoseria rossazzurra? Uno dei principali motivi per cui sono a Catania è rappresentato dalla componente tifosi. Quando potranno entrare allo stadio io sicuramente sarò qui. Ho ricevuto tanti messaggi d’affetto, mi hanno colpito nel cuore e nella mente. Riscontrando la presenza di tantissimi tifosi a Roma anni fa, è stato incredibile il supporto dei sostenitori etnei anche sul risultato di 7-0. Uno spettacolo di tifo. Sarebbe anche opportuno fare una campagna di merchandising internazionale, in Nord America ci sono tantissime comunità di siculi-americani. Considero importante questo aspetto per la risonanza della Sicilia in generale. Cosa prometto alla gente di Catania? Io quando faccio una promessa, la mantengo. Dico che il loro futuro sarà veramente grande. E soprattutto batteremo il Palermo».