«L’avv. Salvo Arena ha un dialogo aperto con i rappresentanti legali della Sigi, per trovare la quadra per il contratto preliminare. Speriamo di poterlo firmare prima possibile, ma ci sono tante condizioni che devono incastrarsi al meglio. Sigi deve ridurre il debito, sanno che deve essere scritto nel contratto: questa è la cosa principale, ovviamente. Inoltre non abbiamo ancora un accordo per l’affitto dello stadio Massimino, e questo è fondamentale anche. Mi sono incontrato con il sindaco Pogliese per parlarne e per trovare un accordo, visto che quello “giornaliero” a noi non va bene, quindi cercheremo un affitto di lunga durata. Stiamo valutando le cose normali che si fanno di solito quando si perfeziona un affare, ovviamente questo contratto è un po’ più complicato per colpa di tutto il debito che c’è attorno. Non è come acquistare una squadra o un club normale, qui c’è un debito enorme che dobbiamo poi accollarci. Spero che il contratto possa essere firmato prima di Natale ma non mi fa molta differenza che accada subito o un po’ più avanti. L’importante è concludere e penso che in qualche modo ce la faremo.
Assolutamente sì, questo è quello che abbiamo intenzione di fare, sto portando manager che conoscono il modello di business sportivo nord americano, i flussi di entrate, il lato marketing che spesso viene trascurato qui in Italia e anche il flusso di entrata del giorno della partita. Ovviamente il Covid ha frenato un po’ questo aspetto ma il futuro non sarà sempre incerto come questo. Applicheremo il modello di business americano che è basato su 3 principi ben precisi e di egual importanza: le entrate dai media (diritti tv), le entrate dei biglietti delle partite e il marketing in generale (maglie e merchandising) e col Catania che è un brand importante crediamo di essere in grado di fare cose davvero importanti. Non mi piace quando i tecnici vanno in panchina con un paio di jeans o un paio di sneakers. Preferisco vadano con la divisa della società che rappresentano e lo stesso sarà per la squadra. Vogliamo dare una bella immagine del Catania Calcio. Le divise ufficiali per me sono obbligatorie e importantissime. In ogni club in cui sono andato l’ho imposto essendo una componente fondamentale per la costruzione del proprio brand.Io ho portato Nike a Roma e ho avuto Nike anche a Venezia. Ho una buona e forte relazione con la multinazionale statunitense, ma Giovanni Gardini ha anche lui forti relazioni con grosse aziende di abbigliamento e accessori sportivi come Puma o Kappa. Io ho altre relazioni anche con Under Armour. Il Catania, ripeto, è una squadra che merita un top sponsor in quanto è uno dei più grandi team italiani. Così per riprenderci il nostro valore mi sembra giusto avere sponsor come Nike, Puma, Under Armour ecc.
Zuculini primo acquisto? Sì è uno dei miei preferiti. Sono già stato in contatto con lui. Franco sarebbe molto felice di venire a Catania. Anche altri giocatori lo sarebbero. Il Catania è una squadra che attrae molti calciatori. Per l’atmosfera, il clima, il tifo. È un progetto interessante. Franco è una possibilità, dobbiamo vedere come sta fisicamente ma è uno di quelli che mi piace per le sue caratteristiche da leader. Il Massimino? Una delle cose di cui abbiamo parlato io e il sindaco Pogliese è proprio la creazione di un Village per i tifosi. Come ho fatto per la Roma. Fuori dal Massimino c’è tanto spazio, un luogo per i tifosi sarebbe perfetto per consentire a loro e alle famiglie di andare anche qualche ora prima della partita. La gara è un evento che deve essere divertente, e anche prima ci deve essere spettacolo. Con musica, cibo e bevande. Catania è una delle città più importanti d’Italia. Pensiamo anche a investimenti importanti come l’organizzazione di concerti o altre manifestazioni simili all’aperto. Abbiamo tanti progetti e speriamo di realizzarli». Queste le parole dell’imprenditore italo americano, Joe Tacopina, rilasciate ai microfoni di “Itasportpress” in merito alla trattativa con il Catania.