Svizzera, la confessione dell’ex calciatore omicida: “Si, l’ho ucciso io”

Il quotidiano “Tribune de Genève” rivela l’incredibile storia dell’ex centrocampista, il quale avrebbe confessato alle forze dell’ordine di aver ucciso quasi cinque anni fa (il 16 giugno 2018) una persona e si sarebbe sbarazzato del corpo, sempre stando alle sue dichiarazioni, gettandolo nel lago Lemàno, sul confine franco-svizzero.

L’ex calciatore avrebbe dichiarato di aver litigato con la vittima, che sarebbe appartenuta a una banda criminale di Lione. Lo sportivo, che sarebbe coinvolto in un traffico di stupefacenti, doveva ricevere stupefacenti in Spagna ma, invece, ha aggredito un personaggio della criminalità organizzata lionese per una vicenda di debiti non pagati, secondo la fonte sopra citata.

L’uomo ha picchiato la vittima, un mafioso di 44 anni, con una mazza da baseball fino alla morte. Successivamente, ha portato il corpo nel bagagliaio da Lione a Lancy (Ginevra), dove viveva. Vi è rimasto per diversi giorni finché non ha deciso di trasferirlo questa volta a Villeneuve, piccolo comune del Canton Vaud, nel distretto di Aigle. L’autore del fatto ha raccontato alla Polizia come si è liberato del presunto cadavere, che non è ancora apparso. Secondo lui, ha navigato con un gommone sul lago Lemàno e, quando ha visto l’opportunità, si è sbarazzato del corpo.