Nasser Al-Khelaifi, nella sua duplice veste di presidente del Paris Saint-Germain e dell’European Club Association (ECA), ha affrontato questioni centrali nel panorama del calcio globale con una chiarezza e fermezza notevoli. Il suo ruolo è stato cruciale nel contrastare il progetto della Superlega, un’iniziativa che avrebbe potuto rivoluzionare in modo controverso il calcio europeo, privilegiando l’elite dei club a discapito del merito sportivo. La sua opposizione, insieme al sostegno fornito alla UEFA guidata da Aleksander Ceferin, ha permesso di preservare il format tradizionale delle competizioni europee, basato sul merito e l’accessibilità.
Allo stesso tempo, Al-Khelaifi vede con favore l’introduzione di nuove competizioni come il rinnovato Mondiale per Club, sottolineando che tali eventi possono arricchire il calcio, offrendo nuove opportunità per il coinvolgimento globale e l’emozione sportiva. La sua visione è quella di un calcio sempre più globale e inclusivo, capace di generare entusiasmo e passione tra i fan di tutto il mondo.
Anche sul fronte finanziario, Al-Khelaifi mostra un ottimismo cauto. Riconosce i progressi fatti dalla UEFA nel rinnovare le sue competizioni principali, come la Champions League, e nel migliorare le condizioni finanziarie dei club partecipanti. La sua leadership all’ECA è vista come un pilastro per ulteriori miglioramenti in questo ambito, assicurando che i club possano beneficiare di modelli di business sostenibili e equi.
«La Superlega non è mai esistita e non esisterà mai – ha dichiarato Nasser Al-Khelaifi a La Gazzetta dello Sport –. Va contro tutti i principi dello sport, al di là dei risvolti legali. Sinceramente non vedo nessuna minaccia. Credo non ci creda più nemmeno Laporta… Se vogliono fare un campionato a due, buona fortuna». Ma la FIFA ha aggiunto una nuova competizione come il Mondiale per Club, a cui il suo PSG parteciperà alla prima edizione del 2025: «La nascita di nuove competizione è un bene per il calcio. E il Mondiale per club sarà più grande e più bello di quello per nazioni, ve lo prometto. Un mese con 32 squadre insieme, vedrete, sarà molto emozionante».
Il tentativo di introdurre la Superlega aveva come scopo quello di non dividere i ricavi con la UEFA, visto che i club ritengono che i rischi di impresa siano solo a carico loro. Proprio sul tema finanziario del calcio europeo, Al-Khelaifi commenta: «Mi sembra in una buona posizione finanziaria e a livello di competizioni sportive: penso al nuovo format della Champions che sarà splendida e agli altri tornei per i club. Dobbiamo fare ancora meglio ma siamo sulla buona strada. La UEFA sta facendo un ottimo lavoro per permettere di giocare più partite di livello, per i tifosi e per i media. Futuro presidente FIFA? Ognuno con il suo ruolo. Nessuno vuole soppiantare nessuno».